Indonesia, 3 decessi per influenza aviaria
di Mathias Hariyadi

Sono i primi casi di decesso umano riscontrati nella nazione. Secondo il ministero della Sanità la causa "al 99 %" è il virus H5N1, vettore dell'influenza aviaria.


Jakarta (AsiaNews) – Il ministero della Sanità indonesiano ha confermato che la causa di 3 morti sospette "al 99 % può essere imputata all'influenza aviaria". I casi riguardano il decesso di Iwan Siswara Rifei (37 anni) e le sue 2 figlie Thalita Nurul Azizah (1 anno) e Sabrina Nurul Aisyah (8 anni).

Siti Fadillah Supari, ministro della Sanità, ha emesso infatti un comunicato in cui definisce "ragionevole" far risalire i decessi al virus H5N1, vettore dell'influenza aviaria, "al 99 % delle possibilità". Supari ha poi aggiunto: "Questa non è Sars, come alcuni hanno sospettato: di questo abbiamo la certezza". La conferma definitiva dovrebbe arrivare da un laboratorio di analisi di Hong Kong. "Le prime analisi – spiega Suapri – mostrano le tracce del virus H5N1, ma non sono totalmente convincenti. Dobbiamo aspettare i risultati del laboratorio di Hong Kong che dovrebbero arrivare in circa una settimana".

Iwan Siswara Rifei è morto il 12 luglio con i sintomi tipici dell'influenza aviaria (febbre, tosse e problemi respiratori) mentre le figlie sono decedute il 9 ed il 14 luglio: erano stati tutti ricoverati al Siloam Gleneagles Hospital. Secondo il ministero gli altri membri della famiglia "non danno segni di contagio".

Jakarta ha istituito dei gruppi speciali veterinari per effettuare analisi sul pollame, sui maiali e sui ratti, tutti possibili vettori dell'epidemia.

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha più volte invitato "tutti i governi colpiti dal virus a comunicare con rapidità e chiarezza le situazioni a rischio" e ha sottolineato che "più il virus si muove, maggiori sono i rischi che possa mutare in una forma di contagio diretto uomo-uomo".

Secondo i dati dell'Oms, ad oggi sono 54 le vittime accertate dell'influenza aviaria durante i 2 picchi della malattia che ha colpito dal 2003 circa un centinaio di persone in Cina e nel Sud-Est asiatico. La malattia ha colpito dalla sua comparsa oltre 100 milioni di volatili ed ha una mortalità pari al 100% nel pollame. Il contagio è letale anche per gli uomini, con una mortalità pari al 54 % nei casi accertati.