Banca mondiale: la crescita economica dell’Asia-Pacifico rallenta

Complici le difficoltà della Cina, la regione calerà dal +6,5% al +6,3% in due anni. Filippine e Vietnam guidano lo sviluppo nel sud-est asiatico. Nonostante il rallentamento, la parte est della regione rappresenta quasi i due quinti della crescita economica globale.


Washington (AsiaNews/Agenzie) – La crescita economica dei Paesi dell’est Asia-Pacifico è destinata a calare nei prossimi due anni, rallentata dalle difficoltà del mercato cinese. Lo rivela un documento della Banca mondiale, con sede a Washington, secondo cui la regione nel 2016 si attesterà sul +6,3%, scendendo al +6,2% nel 2017. Nel 2015 invece l’incremento è stato del 6,5%.

Lo studio prende in esame 14 Paesi con l’esclusione di India, Giappone, Corea del Sud e Singapore. Tra le economie del sud-est, il ruolo guida nella crescita spetta a Filippine e Vietnam, che nel 2016 cresceranno rispettivamente del 6,4% (contro il 5,8% dell’anno scorso) e del 6,5% (rispetto al 6,7% del 2015).

Le nazioni dell’area – comprese Indonesia, Malaysia, Vietnam, Laos, Myanmar e Papua Nuova Guinea – soffrono le difficoltà di Pechino nel rilanciare il proprio export. Le previsioni per la Cina parlano di un +6,7% nel 2016 e un +6,5% nel 2017, in calo rispetto al +6.9% registrato nel 2015 (già sotto le aspettative). I numeri dei primi mesi dell’anno non fanno ben sperare Pechino, le cui esportazioni si sono ridotte dell’11,2% rispetto all’anno scorso. Le importazioni sono calate del 18,8% annuo, su stime per un -0,8%.

Secondo la Banca mondiale, un modo per rilanciare l’economia cinese sarebbe quello di aprire i settori dominati finora da aziende statali alla competizione privata e di spostare gli investimenti pubblici dalle infrastrutture ai servizi pubblici come educazione, salute e protezione ambientale.

Nonostante il rallentamento, nel 2015 l’est Asia-Pacifico “ha rappresentato quasi i due quinti della crescita economica globale, più del doppio di quella di tutte le altre regioni in via di sviluppo messe insieme”. Lo afferma Victor Kwakwa, vice presidente della Banca mondiale dell’Asia dell’est e del Pacifico, aggiungendo però che “sostenere la crescita in mezzo alle sfide globali richiederà un continuo progresso e riforme strutturali”.

Secondo Sudhir Shetty, economista della Banca, “la resilienza della crescita delle economie di questa regione colpisce molto, soprattutto quando pensi che è stata raggiunta in uno scenario globale piuttosto cupo”.