Diplomatico nepalese: A Hong Kong campi di detenzione per richiedenti asilo

Il console generale del Nepal nel territorio ha appoggiato la proposta di un politico locale. I campi di detenzione frenerebbero l’afflusso di migranti economici. I richiedenti asilo nepalesi sono circa 300, scappati dalla guerra civile. Secondo il loro connazionale, alcuni “potrebbero essere impostori”.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Baliram Prasad Dhami, console generale nepalese ad Hong Kong, ha proposto di rinchiudere i richiedenti asilo nepalesi in campi di detenzione per rifugiati, in modo da verificare la veridicità delle loro domande e arginare il fenomeno delle “false richieste di asilo” che provocherebbero una “ingiusta discriminazione nei confronti di quelle legittime”. Il politico ha lanciato la proposta durante una conferenza stampa organizzata insieme a Priscilla Leung Mei-fun, deputata pro-Pechino. L’idea del diplomatico è stata subito contestata dagli attivisti in favore delle minoranze come lesiva dei loro diritti umani.

La questione degli stranieri che richiedono asilo per motivi politici è stata sollevata il mese scorso da Regina Ip Lau Suk-yee, consigliere esecutivo ed ex ministro della Sicurezza. La donna aveva suggerito di aprire a Shenzhen, nella Cina continentale, un campo di detenzione. L’obiettivo dichiarato è arginare l’afflusso di migranti economici nella città.

Leung Chun-ying, a capo del Consiglio esecutivo di Hong Kong, aveva respinto l’idea, anche se aveva accusato i rifugiati di creare diversi problemi nel territorio.

Il console generale nepalese ha invece rilanciato affermando: “Possiamo metterli in campi di detenzione, in modo da far avere loro brutte esperienze che gli faranno capire che la vita non è come se l’aspettavano”.

Secondo i dati attuali, sono circa 300 i nepalesi che hanno richiesto asilo a Hong Kong. Essi rappresentano il 3% del totale e fuggono dalle persecuzioni seguite alla guerra civile e alla caduta del maoisti nel 2006. Il console Dhami ha dichiarato: “Forse alcuni di loro sono impostori”.

In totale a Hong Kong ci sono ancora 11.160 richieste di asilo. La metà di esse provengono da immigrati irregolari e arrivano a risoluzione in 2-3 anni. Il governo stima che il costo delle pratiche si aggiri intorno a 1,4 miliardi di dollari hongkonghesi [160 milioni di euro], in rapido aumento rispetto allo scorso anno, quando erano 644 milioni di dollari [73 milioni].