Contadini cinesi bloccano una fabbrica farmaceutica inquinante
Sempre più alta la tensione nel mondo rurale.

Xinchang (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di contadini ha attaccato il 4 luglio la Jinxing Pharmaceutical, un'industria farmaceutica di Xinchang (città a 200 chilometri a sud di Shanghai), e l'ha costretta a chiudere. Secondo Xu Xiaoming, segretario del direttore della fabbrica, nell'attacco erano coinvolte centinaia di coltivatori, arrabbiati a causa dell'inquinamento prodotto dagli scarichi industriali.

"Il 4 luglio – ha confermato per telefono – si sono radunati qui i contadini dei villaggi vicini ed hanno attaccato la nostra fabbrica". Xu spiega che i contadini hanno fatto crollare un muro di cinta, sono entrati nel terreno della fabbrica ed hanno attaccato una costruzione usata normalmente dal personale addetto alla sicurezza. Ha aggiunto che la produzione è stata fermata e che la fabbrica non può più produrre. "La perdita diretta – sottolinea – al momento non è molto grave perché non hanno colpito la fabbrica o le attrezzature, ma il fatto ha danneggiato la nostra produzione". I rappresentanti del governo stanno negoziando con i contadini per un pacifico ritorno alla produzione della fabbrica ma Xu aggiunge: "Non ho idea di quando potremo riprendere la produzione".

L'inquinamento, gli ingiusti espropri di terreno e la corruzione dilagante dei governi locali sono le cause principali di malcontento popolare. Le manifestazioni di protesta in Cina, secondo i dati forniti dalla pubblica sicurezza, sono salite dalle 10 mila del 1994 ad oltre 74 mila nel 2004 ed hanno coinvolto un totale di 3,67 milioni di persone.

La questione è oramai affrontata anche dai dirigenti del Partito Comunista: secondo Li Jingtian, vice direttore del Dipartimento dell'organizzazione centrale del Partito Comunista, le proteste di massa sono aumentate "perché le autorità locali non sono state capaci di affrontare i diffusi reclami dei contadini". Li ha inoltre sottolineato "la preoccupazione del Partito" per le crescenti proteste della popolazione contadina.

Il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao affermano che i problemi del mondo rurale sono "il più importante compito del governo sulla strada della modernizzazione". "Alcuni dei nostri 'quadri' rurali – spiega Li – con molta probabilità sono più capaci di causare incidenti che a risolvere i problemi".

Zhou Yongkang, capo della pubblica sicurezza e consigliere di Stato, ha definito le proteste di quest'ultimo periodo come "conflitti interni fra la popolazione" nati da fattori economici interni, da comportamenti sociali e da una mancanza di giustizia. Zhou ha aggiunto che le proteste contadine sono solo "la punta dell'iceberg". "Gli incidenti – dice – dimostrano con chiarezza che i coltivatori sanno come proteggere i loro diritti ed i loro interessi e come denunciare le ingiustizie".