Il Partito pronto ad espellere chi non prende decisioni o crea divisioni

il Comitato centrale punirà quelli che appannano l’immagine del Partito con il loro comportamento, e anche coloro che cercano di dividerlo con differenti fazioni. E’ lotta dura fra Xi Jinping, la cricca di Shanghai e quella della Lega della gioventù comunista.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il Partito comunista cinese ha diffuso oggi nuove regole che possono accusare i quadri di cattiva gestione, corruzione, negligenza, violazione dell’austerità. Nel tentativo di aumentare la fiducia della popolazione verso i suoi capi - una fiducia giunta a un punto molto basso - i quadri potranno essere puniti per cattiva o povera leadership e per mancanza di lealtà verso il Partito. Le regole verranno applicate a tutti i livelli dell’organizzazione.

Da quando è divenuto segretario generale del Partito, nel 2012, Xi Jinping ha intrapreso una lotta molto dura contro la corruzione e gli sprechi, cercando di fermare la valanga di critiche che accusano i membri della leadership di vivere come nababbi grazie alla corruzione e alle bustarelle.

Le nuove regole sono ancora più pesanti: il Comitato centrale punirà non solo quelli che appannano l’immagine del Partito con il loro comportamento, ma anche coloro che cercano di dividere l’organizzazione con differenti fazioni. La pena potrà comprendere le dimissioni dalle cariche e l’espulsione dal Partito.

Da quando è andato al potere, Xi Jinping (in primo piano nella foto) ha ingaggiato una lotta senza quartiere alle diverse fazioni del Partito, soprattutto quella di Shanghai, capeggiata dall’ex presidente Jiang Zemin (al centro, in secondo piano), e quella della Lega dell gioventù comunista, capeggiata dal predecessore Hu Jintao (a sin. nella foto).