Banche di Hong Kong, crollo del 60% nei primi sei mesi

La Hang Seng ha perso utili per 12 miliardi di dollari. Pesano i cattivi prestiti e la diminuzione degli introiti derivati da commissioni. Hsbc registra un calo del 14%, danneggiato anche dalla perdita di valore della sterlina dopo la Brexit.

 


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – La banca Hang Seng di Hong Kong ha registrato un crollo del 60% di profitto netto nella prima metà del 2016, con cattivi prestiti e meno introiti derivanti da commissioni che pesano sulla bilancia. L’istituto di credito, un’unità della Hsbc, ha dichiarato un utile netto di 8 miliardi di dollari di Hong Kong nei primi sei mesi dell’anno, in discesa rispetto ai 20 miliardi del 2015.

Anil Agarwal, analista di Morgan Stanley’s, ha scritto che il più grande rischio per la banca è un brusco aumento di cattivi prestiti ad Honk Kong e in Cina: “Un forte aumento dei tassi di interesse causerebbe una brusca correzione del valore delle proprietà ad Hong Kong”.

Anche la Hsbc ha registrato una prima metà di 2016 in forte calo. I profitti lordi della banca sono calati del 14%, fino ad arrivare a quasi 11 miliardi di dollari di Hong Kong. Il credito è stato danneggiato dal crollo degli introiti sulle commissioni derivanti da scambi di capitale ad Hong Kong e dalla perdita di valore della sterlina causata dall’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. La banca ha dichiarato che le entrate complessive sono scese del 10,5%.

Le banche di Hong Kong si trovano ad affrontare anche problemi derivanti dal deteriorarsi della qualità degli asset della Cina. Inoltre la Brexit ha colpito in primo luogo la Hsbc, che ha il proprio quartier generale in Gran Bretagna.

La Hsbc opera in 71 Paesi al mondo, ma sta cercando di ridurre la sua area di business. L’anno scorso Stuart Gulliver, amministratore delegato, ha annunciato una strategia triennale per ridurre le operazioni internazionali della banca, tagliare i costi annuali di 5 miliardi di dollari e di 50mila unità i posti di lavoro.