Pyongyang cambia la leva: tutti arruolati

Il regime guidato da Kim Jong-un ha emesso un’ordinanza che impone l’arruolamento a tutti coloro che hanno meno di 35 anni. Dopo la grande carestia degli anni Novanta è iniziato a calare il tasso di natalità e mancano soldati. Una fonte: “Non servono per la guerra ma per fare gli operai gratis per lo Stato”.


Seoul (AsiaNews) – Il regime nordcoreano ha cambiato le regole relative all’arruolamento: tutti coloro che hanno meno di 35 anni dovranno fare il servizio militare. La nazione ha una politica, la Songgun, che predica “i soldati prima di tutti” e uno degli eserciti più numerosi al mondo in proporzione alla popolazione: 3,5 milioni di effettivi contro i circa 22 milioni di abitanti. Ma la grande carestia degli anni Novanta ha fatto calare il tasso di natalità, e i ranghi sembrano essersi ridotti.

Una fonte citata da Radio Free Asia conferma l’inversione di rotta: “I vertici militari stanno mandando cartoline di arruolamento in maniera indiscriminata. Ci si deve presentare per i test medici, e chi li passa (cioè quasi tutti) deve entrare nell’esercito”. Tuttavia non si tratterebbe di un rigurgito militarista o della preparazione di un atto di guerra: “In realtà allo Stato servono operai gratis per costruire le infrastrutture necessarie a magnificare il regime. I cittadini lo sanno e quando possono criticano questa decisione”.

La Songgun, “capolavoro ideologico” del defunto Kim Jong-il, prevedeva l’esenzione dalla leva per i bambini e per i figli degli agricoltori, che potevano rimanere nei campi ad aiutare la coltivazione. Esenti anche i minatori, fondamentali per garantire un minimo di autarchia energetica. Queste categorie, con la nuova legge, perdono il proprio diritto e devono indossare la divisa.