Gesuita indiano: P. Arturo Sosa, nuovo superiore generale dalle periferie del mondo e attento al sociale
di Keith D’Souza*

Ieri la Congregazione generale ha eletto il venezuelano p. Arturo Sosa Abascal a guida della Compagnia di Gesù. Come il papa egli è originario del Sud America. Coniugare la riflessione teologica con le questioni sociali. La vasta esperienza di governo “utile” in un contesto sempre più “globalizzato”. 

 


Mumbai (AsiaNews) - Ieri la Congregazione generale riunita nella Curia generalizia di Borgo Santo Spirito ha eletto il venezuelano p. Arturo Sosa Abascal nuovo superiore generale della Compagnia di Gesù, trentesimo successore di Sant’Ignazio di Loyola. Egli è nato a Caracas, in Venezuela, il 12 novembre 1948 ed è il primo “papa nero” - come viene identificato il superiore generale dei gesuiti - di origine sudamericana. 

AsiaNews presenta una breve riflessione sulla figura tracciata da p. Keith D’Souza, gesuita indiano e professore di Filosofia e di studi religiosi al Collegio di San Pio X, a Mumbai. 

Alcuni spunti di riflessione sul nuovo superiore generale dei gesuiti:

Come il Santo Padre, egli è originario del Sud America, proviene dalla periferia e non dal centro (gli ultimi superiori generali erano nati tutti in Europa, pur essendo stati in missione in altre parti del mondo, in special modo in Asia). 

Egli possiede una vasta esperienza nel settore del ministero sociale, sia da un punto di vista teorico che nell’ambito pratico. Egli vanta un dottorato in Scienze politiche ed era responsabile dell’apostolato sociale nella sua provincia. È stato anche direttore del “Centro Gumilla”, un centro di ricerca in ambito sociale sempre nella sua provincia di appartenenza. 

La sua preoccupazione per l’apostolato sociale è assai importante per noi in India e in Asia, dato che un gran numero di gesuiti sono coinvolti in prima persona in questo settore. Inoltre, molti altri operano nel settore dell’educazione cercando di coniugare la ricerca e l’insegnamento con l’opera nel sociale. Del resto il nostro ministero pastorale e spirituale pone un forte accentro sui temi del sociale. 

La speranza è che egli ponga grande attenzione a questa prospettiva sociale nella formazione dei gesuiti, così come avviene già in altri ministeri. Per noi del Sud del mondo, la nostra riflessione filosofica, teologica e pastorale deve essere associata con maggiore pragmatismo alle questioni sociali e ai problemi che le persone si trovano ad affrontare, in un contesto di multiculturalismo, diversità di fedi, povertà e varie forme di discriminazione ed emarginazione. 

Egli ha maturato una buona esperienza nel compito di governo, avendo ricoperto l’incarico di provinciale dei gesuiti in Venezuela e delegato generale per le case e le opere interprovinciali della Compagnia di Gesù a Roma, che comprendono la Pontificia università gregoriana, il Pontificio istituto biblico, il Pontificio istituto orientale, la Specola vaticana, Civiltà cattolica e i collegi internazionali gesuiti a Roma.
Egli è stato anche rettore dell’Università cattolica di Tachira, in Venezuela. Questa vasta esperienza di governo risulterà utile nel contesto del nostro mondo globalizzato, nel quale è necessario sottolineare da un lato sia le preoccupazioni locali, che l’impegno e il coinvolgimento su scala globale dall’altro. 

* gesuita, è professore di Filosofia e di studi religiosi al Collegio di San Pio X (Seminario dell’arcidiocesi di Mumbai)