Jakarta, il presidente Widodo snobba la protesta contro il governatore cristiano
di Mathias Hariyadi

Il capo di Stato non ha incontrato i leader musulmani che chiedono l’arresto di Ahok per “blasfemia”. Nonostante i timori della vigilia, la manifestazione si è svolta in modo pacifico, ma con alcuni scontri. I motivi religiosi e politici dietro la protesta.


Jakarta (AsiaNews) – Il presidente indonesiano Joko Widodo si è rifiutato di incontrare i leader della protesta che si sta svolgendo in queste ore a Jakarta contro il governatore della città. Il capo di Stato, pur essendo stato “invitato” dai movimenti musulmani radicali che hanno organizzato la marcia, ha preferito recarsi a Tangerang (provincia di Banten) per osservare il procedere dei lavori nel nuovo aeroporto.

Dalle prime ore di questa mattina migliaia di fedeli islamici marciano per le vie di Jakarta chiedendo l’arresto di Basuki Tjahaja Purnama detto “Ahok”, governatore di Jakarta, accusato di essere un “diffamatore dell’islam” per una frase pronunciata il 9 ottobre scorso. Il Fronte di difesa islamico (Fpi) ha organizzato la protesta anche per impedire al politico, cristiano di etnia cinese, di presentarsi alle elezioni del prossimo anno. Rizieq Shihab, leader del Fpi ha dichiarato che i manifestanti passeranno la notte di fronte al Palazzo di Stato, finché il presidente non darà ascolto alle loro richieste.

Sebbene vi fossero forti timori di violenze e scontri, la manifestazione si è svolta in modo pacifico fino al tardo pomeriggio, quando i manifestanti hanno rifiutato di disperdersi scontrandosi con la polizia. La maggior parte delle scuole e degli uffici sono rimasti chiusi per motivi di sicurezza, anche se il governo aveva chiesto che le attività proseguissero in modo normale. I maggiori movimenti musulmani del Paese hanno preso le distanze dalla protesta.

La bufera che travolge Ahok da diverse settimane ha elementi religiosi e politici. Da una parte i radicali islamici sentono offesa la propria religione e alcuni analisti hanno messo in guardia contro le possibili infiltrazioni di elementi jihadisti nelle frange dei radicali. Dall’altra parte c’è la corsa al posto di governatore di Jakarta, cui partecipa anche Agus Harimurti Yudhoyono Jr., figlio dell’ex-presidente Susilo Bambang Yudhoyono.

Quest’ultimo ha respinto le accuse che il Democratic Party (formazione di opposizione di cui Susilo è presidente) abbia organizzato la manifestazione di oggi per favorire la candidatura del figlio. L’ex presidente ha anche criticato Joko Widodo per aver limitato l’impatto della protesta e il diritto di parola del popolo. Infine Susilo ha chiesto che la polizia interroghi Ahok.

Nei giorni scorsi Joko Widodo aveva cercato di allentare la tensione e le critiche al proprio governo facendo visita all’ex generale Prabowo Subianto, leader del Gerindra Party (all’opposizione). Dopo il colloquio privato, Subianto ha chiesto al suo braccio destro Fadli Zon – che aveva accusato Widodo di “difendere” Ahok – di non prendere parte alla protesta di oggi.