La Sala stampa su “presunte” ordinazioni episcopali illecite in Cina

Il riferimento è all’ordinazione illecita (e “privata”) di p. Dong Guanhua nell’Hebei, subito condannata dalla Chiesa sotterranea. C’è chi riversa sui cattolici non ufficiali la responsabilità e chi pensa che il sacerdote auto-ordinatosi sia una spia del governo che vuole dividere la Chiesa.


Città del Vaticano (AsiaNews) – La Sala Stampa vaticana ribadisce la necessità del mandato pontificio per le ordinazioni episcopali in Cina e che “non è lecito procedere ad alcuna ordinazione episcopale … neppure appellandosi a particolari convincimenti personali”. Lo afferma una dichiarazione del direttore Greg Burke diffusa oggi.

Il riferimento è alle voci di ordinazione episcopale di p. Dong Guanghua, sacerdote sotterraneo dell’Hebei, che si è fatto ordinare vescovo “in privato” e si è offerto di ordinare altri vescovi che lo volessero (v. foto).  Il gesto di p. Dong è stato subito condannato dalla Chiesa sotterranea, ma ha creato molte discussioni e amarezze, con tentativi di riversare sulla Chiesa non ufficiale le responsabilità del gesto “privato” di p. Dong. Alcuni sospettano che p. Dong sia addirittura una spia del governo per creare confusione nella Chiesa e acuire la divisione.

Ecco il testo della dichiarazione del direttore della Sala stampa vaticana:

 

“Nelle ultime settimane si sono susseguite diverse notizie circa alcune ordinazioni episcopali, conferite senza Mandato Pontificio a sacerdoti della comunità non ufficiale della Chiesa cattolica in Cina Continentale.

La Santa Sede non ha autorizzato alcuna ordinazione, né è stata ufficialmente informata di tali accadimenti. Se le suddette ordinazioni episcopali fossero vere, costituirebbero una grave violazione delle norme canoniche.

La Santa Sede si augura che tali notizie siano infondate. In caso contrario, dovrà attendere informazioni sicure e documentazione certa prima di valutare adeguatamente i casi. Tuttavia, ribadisce che non è lecito procedere ad alcuna ordinazione episcopale senza il necessario Mandato Pontificio, neppure appellandosi a particolari convincimenti personali.

7 novembre 2016 "