Papa: a vescovi Usa, “abbattere muri e costruire ponti”

In un videomessaggio ai vescovi degli Stati Uniti, Francesco parla del quinto Encuentro pastorale nazionale Ispanico. “La nostra grande sfida è creare una cultura dell’incontro, che incoraggi gli individui e i gruppi a condividere la ricchezza delle loro tradizioni ed esperienze”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – “La nostra grande sfida è creare una cultura dell’incontro, che incoraggi gli individui e i gruppi a condividere la ricchezza delle loro tradizioni ed esperienze, ad abbattere muri e a costruire ponti”. L’ha detto papa Francesco in un videomessaggio indirizzato ai vescovi statunitensi, che hanno in corso la loro assemblea generale.

Nel messaggio Francesco si sofferma in particolare sul prossimo quinto Encuentro pastorale nazionale Ispanico che “inizierà nelle vostre diocesi nel gennaio prossimo e si concluderà con una celebrazione nazionale a settembre 2018. In continuità con quelli che lo hanno preceduto, l’Encuentro cerca di riconoscere e valorizzare i doni specifici che i cattolici ispanici hanno offerto e continuano ad offrire alla Chiesa nel vostro paese. Ma è più di questo. È parte di un processo più ampio di rinnovamento e di impegno missionario, al quale tutte le vostre Chiese locali sono chiamate”.

“La nostra grande sfida è creare una cultura dell’incontro, che incoraggi gli individui e i gruppi a condividere la ricchezza delle loro tradizioni ed esperienze, ad abbattere muri e a costruire ponti. La Chiesa in America, come altrove, è chiamata ad ‘uscire’ dal suo ambiente sicuro e ad essere un fermento di comunione. Comunione tra noi, con gli altri cristiani e con tutti coloro che cercano un futuro di speranza. Dobbiamo diventare sempre più pienamente una comunità di discepoli missionari, colmi di amore per il Signore Gesù e di entusiasmo per la diffusione del Vangelo. La comunità cristiana deve essere segno e profezia del piano di Dio per l’intera famiglia umana. Siamo chiamati ad essere portatori di buone notizie per una società attanagliata da sconcertanti cambiamenti sociali, culturali e spirituali e da una crescente polarizzazione”.

“È mia speranza che la Chiesa nel vostro paese, ad ogni livello, accompagni l’Encuentro con la propria riflessione e con discernimento pastorale. In modo particolare, vi chiedo di considerare come le vostre Chiese locali possono rispondere al meglio alla crescente presenza, ai doni e al potenziale della comunità ispanica. Tenendo conto del contributo che la comunità ispanica dà alla vita della nazione, prego perché l’Encuentro rechi frutto per il rinnovamento della società americana e per l’apostolato della Chiesa negli Stati Uniti”.