Leader cristiani e musulmani dello Sri Lanka: impegno comune per rafforzare l’armonia religiosa
di Melani Manel Perera

I leader hanno sottoscritto una iniziativa in 10 punti. Tra i principali, sostenere e sviluppare rapporti di amicizia, rispettare la fede altrui. Buoni rapporti tra cristiani e musulmani possono essere preludio di armonia tra tutte le comunità religiose.


Colombo (AsiaNews) – Leader cristiani e musulmani dello Sri Lanka hanno deciso di lavorare insieme per rafforzare l’armonia tra le loro comunità religiose. L’iniziativa è stata lanciata dal National Christian Council of Sri Lanka (Nccsl) e da diversi fedeli islamici, che si sono impegnati a portare avanti un programma comune in 10 punti per costruire la pace e la giustizia sociale.

L’impegno congiunto è stato denominato “Nel nome di Dio, il compassionevole, il misericordioso”. Lo scorso 9 novembre esponenti delle denominazioni cristiane (metodisti, anglicani, Chiesa di Ceylon, laici cattolici) e leader musulmani si sono incontrati all’istituto “Hector Kobbekaduwa Agrarian and Research Training” e hanno firmato l’iniziativa.

Ralston Weinman, membro del Ncc, spiega ad AsiaNews: “Nel breve periodo non vedremo i risultati di questo tentativo. Ma è una buona prova, della quale un giorno raccoglieremo risultati meravigliosi e fruttuosi”.

Tra i 10 punti sottoscritti dai presenti vi sono l’impegno a onorare il meglio delle proprie tradizioni, rispettando la fede dell’altro; promuovere la vita comune; riconoscere le differenze; esprimersi in maniera rispettosa nei confronti di culture, tradizioni e scritture delle altre religioni; sviluppare e sostenere rapporti di amicizia; incoraggiare l’incontro tra membri di comunità differenti; rinunciare alla violenza e a espressioni discriminatore ed estremiste.

Perché l’iniziativa abbia successo, aggiunge il sacerdote anglicano Maxwell Doss, “necessitiamo di un grande sostegno da parte del clero e dei leader ecclesiastici. Se riusciremo a vivere rispettando le 10 promesse, costruiremo un Paese stupendo, non solo per l’armonia tra cristiani e musulmani, ma tra i popoli di ogni religione”.

Mohammad Saleem ritiene che sia “un buon inizio. Ho dato il mio pieno appoggio perché so quanto valore ha l’armonia nel nostro Paese. Dobbiamo lavorare a lungo su questioni interreligiose”.

Ralston riferisce che il Consiglio nazionale dei cristiani “divulgherà il patto come un manifesto. In quanto cristiani, siamo impegnati in varie iniziative per il dialogo, la comprensione e azioni comuni con i musulmani”. “Nella nostra terra – conclude – i cristiani e i musulmani sono minoranze religiose, con radici storiche nella fede in Abramo. Questa eredità condivisa coincide con la nostra ‘chiamata’ in Cristo attraverso la vita e il lavoro come comunità e popolo, con un senso di approccio ecumenico”.