Fra Usa e Cina, Hanoi sospende la ratifica del Tpp

L’accordo era stato voluto da Obama e sottoscritto da 12 Paesi a ottobre 2015. Washington paga il clima di insicurezza causato dall’elezione di Trump. In campagna elettorale, il presidente eletto aveva definito il Tpp “un disastro” e aveva promesso di revocarlo.


Hanoi (AsiaNews) – Il Vietnam ha deciso di sospendere la ratificazione del Trattato di libero scambio nel Pacifico (Trans-Pacific Partnership) a causa delle poche rassicurazioni sulla politica estera del neo presidente eletto Donald Trump. Rivolgendosi all’Assemblea nazionale, Nguyen Xuan Phuc, primo ministro vietnamita, ha detto: “Gli Stati Uniti hanno annunciato che sospendono la presentazione del Tpp al parlamento, per cui non ci sono condizioni sufficienti affinché il Vietnam porti avanti la ratificazione”.

Il Tpp, voluto dall’amministrazione Obama, è stato sottoscritto nell’ottobre 2015. L’accordo, che esclude la Cina, prevede l’eliminazione delle barriere tariffarie e non-tariffarie e l’adeguamento degli standard commerciali in una vasta area dell’Asia-Pacifico. Fra i Paesi firmatari vi sono Stati Uniti, Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam.

Il Tpp è stato un’utile strumento grazie al quale Hanoi e Washington si sono ravvicinate negli ultimi due anni, dopo decenni di rapporti freddi. I due governi hanno stretto una serie di accordi, soprattutto in chiave anti-cinese, culminati con la caduta dell’embargo americano sulla vendita di armi al Vietnam. Il Trattato di libero scambio rappresenterebbe un vero e proprio boom per l’esportazione del settore manifatturiero vietnamita.

Durante la campagna elettorale, però, Donald Trump ha definito il Tpp “un disastro” che sarebbe “catastrofico” per l’economia statunitense e per il Congresso. Temendo che il presidente eletto possa revocare gli accordi, Hanoi ha deciso di aspettare: “Abbiamo già firmato altri 12 accordi di libero scambio – ha detto Phuc – e unirci al Tpp è una cosa buona, ma anche senza sottoscriverlo continueremo comunque a migliorare la nostra economia sotto i programmi che abbiamo promesso”. Il primo ministro ha poi confermato la volontà di Hanoi di “cooperare con gli Stati Uniti per lo sviluppo basato sul rispetto dell’indipendenza e della sovranità territoriale”.

Il passo indietro del Vietnam e l’attesa che regna anche in altri Paesi della regione Asia-Pacifico, dà l’opportunità a Pechino di rilanciare la sua Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep). Il presidente cinese Xi Jinping sarà questa settimana a Lima (Perù) per il summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation e, secondo molti analisti, proverà a sponsorizzare l’accordo di influenza cinese.