Jakarta, stop all’esame scolastico nazionale: costa troppo e tutti copiano
di Mathias Hariyadi

Per affrontare lo Ujian Nasional gli studenti di medie e liceo si preparano per mesi. Troppi i casi di corruzione e la disparità fra il livello dei candidati da regione a regione.

 


Jakarta (AsiaNews) – A partire dal 2017, gli studenti indonesiani non dovranno più affrontare l’esame di fine anno a livello nazionale. Lo ha dichiarato ieri Muhadjir Effendy, ministro dell’Istruzione, spiegando: “È stata una decisione del governo e c’è già una moratoria che impedirà all’esame di essere conseguito l’anno prossimo”. Lo Ujian Nasional (Un), come viene definito, è la valutazione che si affronta alla fine dei cicli di istruzione superiore, per prepararsi al quale gli studenti impiegano mesi.  

La notizia è uno shock per tutta la comunità scolastica del Paese, abituata a dover affrontare un test molto severo per poter proseguire il percorso di studi.

Una delle ragioni della scelta del governo, appoggiata dal presidente Joko Widodo, è di ordine economico. La preparazione del test, l’invio dei documenti e del materiale in maniera simultanea in tutte le scuole dell’enorme arcipelago indonesiano, è diventata una spesa troppo alta per le tasche di Jakarta.

Un altro grave problema è la fuoriuscita dei temi dell’esame con giorni di anticipo, una fuga di notizie che si ripete ogni anno e che finanzia un mercato nero delle domande vendute agli studenti meno preparati. La corruzione dilagante nel sistema burocratico indonesiano ha reso sempre più grave questo problema. 

Una terza questione è la grande disparità tra i livelli di preparazione degli studenti. Da una provincia all’altra, la qualità varia molto. I ragazzi di Jakarta, per esempio, sono abituati ad un livello più alto e all’utilizzo di computer, mentre gli studenti di East Nusa Tenggara, dove l’elettricità arriva a singhiozzo, sono meno preparati. 

Se un giorno il livello diventerà omogeneo, ha promesso il ministro, lo Un verrà reintrodotto. Fino ad allora le valutazioni, invece che essere fatte dal ministero dell’Istruzione nazionale, saranno compiute dagli uffici ragionali o provinciali: “Per il liceo, le decisioni verranno prese a livello provinciale, mentre per le elementari e le medie giudicherà l’ufficio regionale”.