Canada: le armi vendute all’Arabia Saudita potrebbero essere usate in Yemen

Governo canadese citato in giudizio: violazione delle norme internazionali o export legittimo? Ottawa garantisce: “Saranno usate nel rispetto dei diritti umani”.


Ottawa (AsiaNews) – Per la prima volta il governo canadese ha ammesso che gli armamenti che sta vendendo all’Arabia Saudita potrebbero essere usati nel conflitto in Yemen. I mezzi militari destinati ad essere esportati nel Paese mediorientale – dal valore di circa 15miliardi di dollari Usa – sono veicoli blindati leggeri per la fanteria meccanizzata.

Il governo Trudeau è stato citato in giudizio dal professore dell’Università di Montreal Daniel Turp, il quale sostiene che il Canada stia infrangendo le norme nazionali e internazionali sulla vendita di mezzi militari alla nazione autocratica. La difesa legale canadese ritiene che il ministro degli Esteri Stephane Dion abbia l’autorità per decidere se la vendita degli armamenti sia legittima o meno.  In ogni caso, la questione più discussa è che i mezzi militari potrebbero essere utilizzati in un conflitto che il governo di Ottawa ha più volte condannato. La difesa ha inoltre affermato che il Canada vede l’“Arabia Saudita come un partner chiave e un alleato importante nel territorio, oggi colpito da conflitti e terrorismo. Inoltre il governo saudita si impegna in modo costante per proteggere la comunità internazionale e combattere lo Stato Islamico in Siria e in Iraq”. Ad ogni modo le autorità canadesi si dicono sicure del fatto che i veicoli militari – che verranno venduti già equipaggiati di armi pesanti – verranno utilizzati nel rispetto dei diritti umani. La difesa ha infine concluso che dopo la vendita, il governo saudita sarà libero di utilizzare gli armamenti canadesi secondo le proprie necessità.

Ad ottobre, il ministro degli Esteri canadesi ha condannato i bombardamenti in Yemen  compiuti dall’Arabia Saudita e dai suoi partner militari. All’inizio di dicembre, egli ha dichiarato che il Canada “non esporta in Arabia Saudita lo stesso tipo di armamenti degli americani” riferendosi ai missili aria-terra americani responsabili della morte di numerosi civili. “Queste violazioni delle leggi internazionali – ha aggiunto – sono una tragedia inaccettabile”.

La causa legale intrapresa da Turp non sembra destinata ad avere successo poiché – come ha affermato il governo – la politica dello Stato sull’esportazione degli armamenti “non è materia di diritto”. La Corte federale, delibererà sul caso nell’anno nuovo.