Cairo, nuovo scandalo corruzione: funzionario della giustizia accumula un tesoro milionario
di Loula Lahham

Arrestato Gamaleddin Al-Labban, funzionario del ministero. Nella sua abitazione sono state rinvenute ingenti somme di denaro - in valuta locale e straniere - oltre che gioielli, proprietà di case e terreni. Ironia e indignazione sul web, dove l’accusa prevalente è: “Sono tutti corrotti”. 

 


Il Cairo (AsiaNews) - L’organismo che regola il settore amministrativo, responsabile delle indagini su presunte irregolarità in materia gestionale e finanziaria commesse da cittadini nell’esercizio delle loro funzioni, ha annunciato l’arresto di Gamaleddin Al-Labban. Egli è stato bloccato ieri mattina al Cairo e posto in stato di fermo. 

L’uomo è un alto funzionario in ruolo al ministero egiziano della Giustizia, con la carica di “responsabile generale del settore acquisti” presso il dicastero stesso. All’interno della sua abitazione le forze di sicurezza hanno rinvenuto ingenti somme di denaro; secondo gli inquirenti, si tratterebbe del frutto di tangenti ricevute negli ultimi mesi da singoli imprenditori, per firmare contratti di acquisto e forniture al ministero. 

Dalle prime indiscrezioni emerse sembra che questo “tesoro” - di diverse valute correnti - sia composto da 24 milioni di lire egiziane, quattro milioni di dollari Usa, due milioni di euro, un milione di rials sauditi (nella foto). Al denaro si aggiungono diversi gioielli e documenti di proprietà relativi ad abitazioni private, vetture, terreni agricoli a nome suo o assegnati a membri della sua famiglia. 

Le foto di valigie e di casse di cartone stipate di fasci di banconote di valuta locale e straniera hanno fatto rapidamente il giro del web, scatenando i commenti fra l’ironico e l’indignato di milioni di internauti egiziani. Uno scandalo che desta ancor più sconcerto oggi, con il Paese dilaniato da una grave crisi economica e i cittadini costretti a pesanti restrizioni nei bilanci familiari, a fronte di una forte svalutazione della lira egiziana nei confronti del dollaro. 

In seguito a questo nuovo scandalo, fra gli utenti di Facebook e di twitter prevale un senso di sfiducia e sospetto verso l’intera classe amministrativa e dirigente. “E gli altri responsabili, cosa avranno accumulato nelle loro case?” scrive un blogger. “Date una mazzetta [di denaro] anche a noi” aggiunge un altro. E c’è anche chi pensa, e scrive, che “in questo Paese sono tutti corrotti”. 

Secondo il rapporto 2016 degli esperti dell’Ong internazionale Transparency International, l’Egitto si classifica all’88mo posto fra le nazioni più corrotte al mondo su un totale di 168 Paesi.