Xinjiang, cinque morti per un “attacco terrorista” con autobomba

L’incidente sarebbe avvenuto nella contea di Karakax, nel sud della regione. La lotta al terrorismo e la repressione religiosa.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il governo dello Xinjiang ha diffuso la notizia che un “attacco terrorista” è avvenuto ieri pomeriggio nella contea di Karakax, nel sud della regione, uccidendo cinque persone.

Un’auto con tre assalitori è penetrata nel cortile del palazzo che ospita gli uffici del Partito comunista locale, scontrandosi contro l’edificio. Secondo il resoconto ufficiale, i tre hanno innescato anche la miccia di una bomba artigianale. La polizia ha ucciso i tre assalitori; nello scontro sono morti anche un impiegato e una guardia di sicurezza; altri tre sono rimasti feriti.

Lo Xinjiang, una zona a maggioranza musulmana, è da decenni un’area di tensioni fra la popolazione uigura, turcofona, e la popolazione cinese di etnia han. La Cina attribuisce le cause ai tentativi indipendentisti dell’East Turkestan Islamic Movement, accusato di essere collegato al terrorismo islamico internazionale.

Gli uiguri accusano invece Pechino di attuare una colonizzazione etnica, militare, politica ed economica della regione, lasciando ai margini la popolazione locale. Temendo infiltrazioni di radicalismo islamico dall’Afghanistan e dal Pakistan, la Cina impone anche controlli sulle moschee, sull’insegnamento religioso ai giovani, frenando la loro partecipazione alle preghiere e vietando perfino il digiuno nel mese di Ramadan.

Nel 2013, tre uiguri hanno guidato una jeep contro alcuni passanti in piazza Tiananmen a Pechino, uccidendo cinque persone, compresi gli stessi assalitori.