Oblati di Maria Immacolata donano cancelleria e libri a 50 bambini poveri di Colombo (Foto)
di Melani Manel Perera

I bambini provengono da un quartiere multietnico e multirazziale della capitale. È sorto nel 1971 per ospitare i mendicanti di Colombo. Una recita di Natale per lanciare un messaggio ai genitori: “Basta all’abuso di alcol”.


Colombo (AsiaNews) – Circa 50 bambini poveri di un quartiere multirazziale e interreligioso di Colombo hanno ricevuto cesti di Natale con cancelleria per la scuola, libri e altro materiale didattico. È stato il dono che i sacerdoti Oblati di Maria Immacolata (Omi) hanno voluto dare loro durante il tradizionale raduno natalizio.

L’evento si svolge da 10 anni ed è stato organizzato dal Centre for Religion and Society (Crs) gestito dai missionari Omi in Sri Lanka. Ad AsiaNews p. Ashok Stephen, direttore del Centro, dice: “Quando condividiamo o doniamo qualcosa alle persone bisognose, non dobbiamo dare loro ciò che piace a noi o che noi vogliamo, ma quello che è loro necessario”.

Il materiale donato ai piccoli servirà per l’anno scolastico che sta per iniziare e sarà di grande aiuto per i loro genitori, che non hanno le risorse necessarie per l’acquisto di penne, quaderni e testi.

I bambini infatti provengono dal quartiere di Summit Pura (Summit Town) di Mattakkuliya, Colombo 15. Si tratta di un quartiere sorto nel 1971 per ospitare centinaia di famiglie povere che vivevano ai margini delle strade nella capitale dello Sri Lanka, mendicando per sopravvivere.

Qui convive un mix di culture e religioni diverse: vi abitano in maggioranza buddisti, musulmani e indù, ma c’è anche una piccola rappresentanza di cristiani. Ci sono persone di etnia tamil e singalese.

La multi-etnicità del quartiere è emersa anche durante la serata natalizia, con i bambini che hanno intonato canti in singalese e in inglese. P. Stephen riporta che i piccoli hanno preso parte ad una recita di Natale e hanno voluto lanciare un messaggio forte a parenti e genitori: “L’abuso di alcol è dannoso per la salute. Per questo hanno chiesto ai genitori di evitare gli alcolici”.