Teheran ammette 29 compagnie internazionali alle gare per lo sfruttamento del petrolio

La decisione del ministero del petrolio fa seguito alla creazione di un nuovo modello di contratto, osteggiato dai conservatori, che permette agli stranieri di avere una compartecipazione nelle compagnie iraniane.


Teheran (AsiaNews/Agenzie) – L’Iran ha ammesso 29 grandi compagnie europee e asiatiche alle gare per lo sviluppo dei suoi giacimenti di petrolio e di gas. Tra le società ammesse figurano le russe Gazprom e Lukoil, le giapponesi Japan Petroleum Exploration e Mitsubishi, le cinesi CNPC e Sinopec, le sudcoreane Korea Gas Corporation e Posco Daewoo e la malese Petronas.

Il ministero iraniano del petrolio prevede di lanciare presto una serie di aste utilizzando il nuovo contratto Iranian Petroleum Contract (IPC), ma non è stata ancora fissata una data. L’Iran spera che il nuovo modello di contratto attirerà gli investitori stranieri, consentendo un aumento della produzione. Il lancio di tale contratto è stato respinto varie volte a causa dell’opposizione dei gruppi conservatori, contrari al presidente Hassan Rouhani a qualsiasi sistema che rimettesse in discussione il principio per il quale gli stranieri non potevano avere una compartecipazione nelle compagnie iraniane.

L’entrata in vigore dell’accordo sul nucleare e il conseguente ritiro di parte delle sanzioni internazionali ha permesso all’Iran di riprendere i rapporti con le compagnie internazionali che in precedenza avevano abbandonato il Paese. Così, ad esempio, in novembre la francese Total ha concluso un accordo del valore di 4,8 miliardi di dollari per lo sfruttamento del grande campo petrolifero di Pars-Sud, nel Golfo, divenendo la prima grande compagnia petrolifera occidentale a tornare in Iran.