Inizia oggi il processo alla presidentessa Park Geun-hye

I deputati: “ha violato la costituzione in modo grave e profondo”. L’avvocato: “condannata ingiustamente, come Gesù o Socrate”

 

 


Seoul (AsiaNews) – I parlamentari statali hanno accusato la presidentessa Park Geun-hye di aver violato la costituzione “in modo grave e profondo”. Dopodiché la Corte costituzionale ha iniziato ad ascoltare le argomentazioni in merito alle accuse di estorsione e favoreggiamento.

Lee Jeong-hwan, avvocato della presidentessa, ha affermato che le accuse “mancano di prove e non hanno senso legale”poiché basate su affermazioni,  informazione mediatica e non su fatti penali.

Seo Seok-gu, un altro avvocato della Park, ha affermato che le indagini contro la sua cliente siano state mosse in seguito a proteste influenzate e promosse da gruppi simpatizzanti per la Corea del Nord. Seo ha anche accusato di demagogia le organizzazioni che hanno scritto dello scandalo e ha paragonato l’ “ingiustizia” delle accuse alla Park a quelle mosse contro Gesù Cristo e Socrate.

Dopo che l’Assemblea nazionale il 9 dicembre scorso ha messo la Park in stato d’accusa, sarà ora la Corte costituzionale a dover decidere entro sei mesi se rimuoverla in modo permanente o reinserirla. Se la Park verrà rimossa in modo formale dalla sua carica, saranno indette le elezioni entro 60 giorni. Ad ogni modo la presidentessa ha negato tutte le accuse contro di lei, dicendo di aver rispettato con fedeltà il proprio incarico presidenziale e di aver ricevuto un solo semplici consigli da Choi.

Ieri, anche Choi Soon-sil è apparsa giovedì davanti alla Corte del distretto centrale della capitale per difendersi dalle accuse di abuso di potere e tentata frode .

Anche gli ex assistenti del presidente An Chong-bum e Jeong Ho-seong hanno preso parte all’udienza, accusati di aver collaborato con Choi. E’ stata la loro prima apparizione pubblica da quando sono stati arrestati l’anno scorso.