Il nuovo “piano sanitario quinquennale” comprende cure mediche per l’infanzia, istruzione primaria, aumento del personale e dei posti letto.
Pechino (AsiaNews) – Dal 1 gennaio 2016, il governo permette ai genitori cinesi di poter avere due figli. E ora, nonostante molti esperti ritengano che l’eliminazione della politica sul figlio unico non apporterà benefici alla situazione demografica cinese, il governo intende migliorare l’efficienza delle strutture ospedaliere statali.
I cambiamenti previsti sono raccolti nel “piano sanitario quinquennale” (2016-2020) e comprendono una serie di servizi pubblici come le cure sanitarie per l’infanzia e l’istruzione primaria. Il governo intende anche soddisfare la domanda di nuove nascite aggiungendo 89mila posti letto e formando 140mila fra ostetriche ed infermiere.
Secondo il piano, pubblicato martedì, nei prossimi cinque anni i problemi demografici si aggraveranno con tutta probabilità a causa di fattori come l’invecchiamento della popolazione, il crescente tasso di urbanizzazione e la mancanza di un sistema sanitario efficiente in alcune regioni. Stando alle previsioni, anche l’aspettativa di vita media, dovrebbe aumentare a 77,3 anni entro la fine del 2020. In parallelo la popolazione dovrebbe crescere da 1,37 miliardi (fine 2015) a 1,42 entro il termine del ventennio.
Altro obiettivo importante per il governo cinese è quello di ridurre il tasso di mortalità infantile da 20,1 ogni 100mila nascite (nel 2015), a meno di 18. In quanto al tasso di mortalità causato da patologie come diabete o tumori, è previsto un calo del 10%.