Rapporto Onu: in Sri Lanka oltre 900mila persone colpite dalla siccità (Foto)
di Melani Manel Perera

Su 25 distretti, almeno 23 sono senza acqua. In alcune zone del Paese le piogge non cadono dallo scorso marzo. Attivato un numero verde per le emergenze; dislocato personale governativo nelle aree più colpite. I tamil celebrano offerte agli dei per invocare le precipitazioni.


Colombo (AsiaNews) – Oltre 900mila persone subiscono le conseguenza di una grave siccità, la peggiore dal 2006. Lo afferma il rapporto del World Food Program (Wfp), agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della fame nel mondo. Lo studio è stato presentato il 16 gennaio al presidente Maithripala Sirisena, che aveva già creato una Task Force per monitorare la situazione e chiesto a tutta la popolazione di evitare di sprecare acqua ed elettricità.

Il documento dell’organismo internazionale evidenzia che su 25 distretti, almeno 23 si trovano in pericolose condizioni di siccità. In alcune zone le piogge non cadono dallo scorso marzo, in altre da giugno. Inoltre le temperature subiscono una notevole escursione termica tra il giorno e la notte, creando ulteriori disagi alla popolazione.

Secondo il Dipartimento per la gestione dei disastri, l’acqua scarseggia per l’uso domestico, personale e agricolo. Per questo le autorità hanno attivato un numero verde – il 117 – da chiamare in caso di necessità. Il portavoce del dipartimento ha assicurato l’intervento immediato da parte di squadre di soccorso, almeno entro 24 ore dall’eventuale segnalazione.

Il governo ha dislocato membri della Task Force in nove distretti fra i più colpiti. In quello di Trincomalee circa 440 famiglie (per un totale di 1.381 abitanti) sono senza acqua. Lo stesso avviene nel distretto di Kandy, dove 679 famiglie (2510 persone) lamentano un accesso limitato alle risorse idriche. Anche nei distretti di Mannar e Jaffna la popolazione locale subisce gli effetti della mancanza di piogge (oltre 34mila persone nel primo e più di 85mila nel secondo).

Per scongiurare ulteriori sofferenze e ingraziarsi il favore della natura, i contadini tamil delle aree colpite hanno iniziato a celebrare il rituale indù del puja (offerta agli dei), con il quale stanno invocando l’arrivo delle piogge. Romesh Madusanka spiega ad AsiaNews: “Negli argini dei fiumi non scorre più acqua. Mancano le risorse idriche per irrigare le coltivazioni”.

(Foto di Prasad Purnimal e Romesh Madhusanka)