Petrolio e pellegrinaggi: la visita del re saudita in Indonesia
di Mathias Hariyadi

Il primo marzo re Salman atterra a Jakarta per un viaggio ufficiale. In deroga al protocollo, il presidente Widodo andrà di persona ad accoglierlo all’aeroporto. Al seguito del monarca circa 1500 persone, fra cui ministri di governo e principi. Prevista anche una tappa a Bali per una breve vacanza. 

 


Jakarta (AsiaNews) - Investimenti sauditi in Indonesia, in particolare nel settore del petrolio, i permessi per il pellegrinaggio musulmano alla Mecca e la promozione di un islam moderato, in grado di contrastare i movimenti estremisti e jihadisti a livello locale e internazionale. Sono questi alcuni dei punti al centro dell’incontro bilaterale fra il presidente indonesiano Joko “Jokowi” Widodo e il re saudita Salman, in visita ufficiale nel Paese del sud-est asiatico.

L’arrivo è previsto per il primo marzo; un entourage “imponente” accompagnerà il monarca saudita: 1500 persone fra cui 10 ministri di governo e 15 principi. Dopo alcuni giorni a Jakarta, dove incontrerà le massime cariche politiche, istituzionali e religiose locali, re Salman si trasferirà nell’isola di Bali per un breve periodo di vacanza e relax. 

Tra i punti al centro della discussione, il più importante riguarda gli “enormi” investimenti di Riyadh per la costruzione di depositi di stoccaggio del carburante a Celica, nello Java centrale. Al contempo, Jakarta vuole approfondire il riscorso riguardante i permessi per l’hajj, da tempo fonte di contrasto con i sauditi. 

Difatti, ogni anno migliaia di persone vengono escluse dalla quota riservata ai cittadini indonesiani impegnati nel pellegrinaggio annuale alla Mecca, uno dei cinque pilastri dell’islam. E possono trascorrere anche 5 o 10 anni di attesa, pur avendo espletato tutte le formalità di rito e adempiuto ai pagamenti, per poter visitare il luogo più sacro della tradizione musulmana. 

L’importanza della visita di re Salman e della speciale attenzione riservata da Jakarta al monarca saudita è testimoniata dal fatto che, rompendo il normale protocollo, sarà lo stesso presidente Widodoad ad accogliere l’illustre ospite alla base aerea militare di East Jakarta. 

In preparazione alla visita, una delegazione saudita è già atterrata a Jakarta - e un secondo gruppetto a Bali - per sistemare gli ultimi dettagli relativi all’accoglienza e alla sistemazione di re Salman in entrambe le località. In particolare, verrà utilizzato uno speciale montacarichi per permettere al re di lasciare l’aereo al suo arrivo in territorio indonesiano. 

L’Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, mantiene da tempo uno stretto legame con l’Arabia Saudita. Nel Paese vige un islam moderato, sebbene non manchino episodi di intolleranza - se non addirittura di violenza - a sfondo confessionale e in alcuni centri si sta rafforzando una visione radicale della fede [in molto casi dovuta proprio ai finanziamenti sauditi alle scuole islamiche di impronta wahhabita]. 

Armanatha Nasir, portavoce del ministero indonesiano degli Esteri sottolinea che “è normale l’accoglienza riservata al re saudita” e la presenza dello stesso presidente Widodo all’aeroporto. “Siamo la nazione musulmana più popolosa al mondo - aggiunge - e l’Arabia Saudita è la terra santa per i musulmani di tutto il mondo, inclusi i fedeli indonesiani”. 

La promozione dell’islam moderato, conclude il portavoce, sarà uno dei temi più importanti al centro dei colloqui fra le due parti, unita al problema dei lavoratori migranti in Arabia Saudita e i relativi permessi di soggiorno. 

Nel contesto della visita ufficiale - una visita di cortesia che segue il viaggio di Widodo a Riyadh nel settembre 2015 - è previsto anche un discorso ufficiale che re Salman terrà al Parlamento. 

Da quasi 50 anni un monarca saudita non metteva piede in Indonesia. L’ultimo è stato re Fahd, nel 1970, ai tempi del presidente Suharto.