La prima volta dell’Isis sul suolo indiano: ucciso in Uttar Pradesh il capo della cellula

L’estremista si chiamava Saifulllah e si nascondeva in un appartamento di Lucknow. Era a capo di un gruppo di musulmani radicalizzati in India. Arrestate altre otto persone. Il gruppo ha progettato l’attacco bomba di ieri su un treno in Madhya Pradesh, che ha fatto 10 feriti.


Lucknow (AsiaNews/Agenzie) – Agenti dell’antiterrorismo dell’Uttar Pradesh hanno stanato e ucciso il capo di una cellula affiliata allo Stato islamico che ieri ha condotto il primo attentato del Califfato sul suolo indiano. L’uomo, identificato con il nome di Saifullah, si nascondeva in un appartamento di Lucknow. Le sue ricerche erano partite subito dopo l’esplosione di una bomba sul treno Bhopal-Ujjain nella stazione di Jabri (in Madhya Pradesh), che ha provocato il ferimento di 10 persone. I poliziotti hanno tentato di farlo arrendere tramite la mediazione del fratello, ma il terrorista ha replicato: “Non lo farò, voglio il martirio”.

L’operazione della squadra anti-terrorismo è durata circa 12 ore e si è conclusa oggi alle prime luci dell’alba. Nel covo gli agenti hanno trovato il piano di viaggio del treno su cui ieri il gruppo ha piazzato l’ordigno e materiale per assemblarlo. Dalle prime indagini, risulta che l’appartamento era stato affittato circa sei mesi fa da Badshah, un uomo che lavora in Arabia Saudita. Egli avrebbe detto ai vicini che la locazione serviva a suoi amici studenti.

Non sono ancora chiari i legami tra la cellula e i gruppi jihadisti, né se abbiano ricevuto fondi e addestramento dall’estero. In ogni caso che si tratta del primo episodio mai portato a termine in India da parte di membri dell’Isis. Nei mesi scorsi la polizia è riuscita a sventare numerosi piani su tutto il territorio e ad arrestare anche alcuni estremisti che si preparavano a compiere attentati.