Nepal, i partiti cristiani uniti alle elezioni locali: le prime dopo 19 anni
di Christopher Sharma

Le elezioni amministrative si svolgeranno il 14 maggio. Le quattro formazioni politiche cristiane vogliono avere più peso nel Paese. La tornata elettorale è la prima dopo 19 anni. Due i nodi da sciogliere: chi guiderà la coalizione e il simbolo del partito.


Kathmandu (AsiaNews) – Per le prime consultazioni popolari dopo 19 anni, i quattro partiti cristiani del Nepal hanno deciso di formare una coalizione comune alle prossime elezioni amministrative del 14 maggio. Essi sono: il Janajagaran Party, il Rastriaya Mukti Andolan Party, entrambi già registrati nelle liste elettorali; il People’s Party e l’Ap. Christian Party, in attesa dell’iscrizione formale. L’obiettivo è avere più peso nella scena politica del Paese, dove tutti i partiti stanno facendo campagna elettorale. Ad AsiaNews il pastore Lokmani Dhakal, presidente del Janajagaran Party, afferma: “Vogliamo dare voce a Gesù Cristo attraverso le elezioni. In questo modo potremo raggiungere tutti i votanti nel nome di Gesù”.

Questo mese il governo di Kathmandu ha fissato la data delle elezioni locali. Nel Paese ci sono grandi aspettative ma anche numerose tensioni, che hanno portato a gravi scontri tra la minoranza madhese e agenti di polizia.

Secondo il presidente dell’Ap. Christian Party, “le divisioni non danno un messaggio positivo. Siamo ancora una minoranza, e se ci presentassimo divisi non renderemmo giustizia all’intera voce cristiana presente nel Paese. Perciò l’unificazione è necessaria, non dobbiamo allontanarci dal sentiero di Dio”.

Jayawanta Bikram Shah, capo del Rastriya Mukti Andolan Party e coordinatore del processo di coalizione, riferisce che i partiti “sono molto vicini all’unione. Molte questioni sono già state risolte e rimangono solo due nodi da sciogliere. Essi riguardano chi dovrà guidare la coalizione e quale sarà il nome e il simbolo per le elezioni”. Per quanto riguarda il simbolo sulla scheda elettorale, i partiti hanno chiesto di poter inserire la croce e il nome di Cristo, e sono in attesa della decisione della commissione di vigilanza.

C.B. Gahatraj, presidente della National Christian Federation (che racchiude cinque organizzazioni religiose cristiane), dichiara: “Siamo contenti di questa unificazione. Siamo sempre stati dell’opinione che il sostegno collettivo e gli sforzi congiunti aiutano a raggiungere le persone e a diffondere [il messaggio di] Gesù Cristo”.