Approvate le relazioni diplomatiche fra il Vaticano e il Myanmar

Il via libera del parlamento lo scorso 10 marzo. Il Myanmar si apre ai rapporti con altri sei Paesi. La proposta del Vaticano era stata presentata l’8 Febbraio 2017. Il cardinale Charles Bo, il nunzio mons. Paul Tsang in-Nam e p. Maurice Nyunt Wai sono i protagonisti dello storico accordo.


Yangon (AsiaNews) – Il Parlamento della Repubblica del Myanmar ha approvato all’unanimità, nella seduta del 10 marzo scorso, la proposta del Vaticano di instaurare relazioni diplomatiche. La notizia dell’approvazione è stata trasmessa dalla televisione di Stato il 10 marzo stesso ed è stata pubblicata l’11 marzo dal Mirror, organo di stampa ufficiale del governo.

In una dichiarazione del 24 febbraio scorso, il ministro U Kyaw Tin aveva rivelato che il nuovo governo guidato dalla Lega nazionale per la democrazia (Nld) avrebbe dato inizio a rapporti diplomatici con sette Paesi, una volta che l’ Hluttaw Pyidaungsu, l’assemblea nazionale, avesse dato l'assenso. I sette Paesi con cui la Repubblica del Myanmar avrà ora nuove relazioni sono la Città del Vaticano, Guinea, Malta, Ecuador, Seychelles, Liberia e Isole Marshall.

La proposta del Vaticano è stata presentata l’8 Febbraio 2017 al Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri, Daw Aung San Suu Kyi, dall'arcivescovo Paul Tsang in-Nam, nunzio vaticano in Thailandia e delegato apostolico per il Myanmar. Sotto la guida del cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon e primo cardinale del Myanmar, mons. Tsang in-Nam ha ufficialmente incontrato Aung San Suu Kyi nella sua residenza di Nay Pyi Taw, la capitale amministrativa del Myanmar. All'incontro del delegato apostolico con la Signora hanno preso parte anche il card. Bo, legato alla premier da un rapporto di profonda amicizia, e p. Maurice Nyunt Wai, segretario esecutivo della Conferenza episcopale del Myanmar.