Papa: andrò in Libano e lo ricorderò sempre nelle mie preghiere

Francesco ha ricevuto il presidente libanese Michel Aoun, per il quale “Il Libano della convivenza occupa un posto particolare nel cuore di papa Francesco che risponderà all’invito di recarsi nel Paese dei cedri”. Apprezzamento vaticano per l’assistenza libanese ai profughi siriani.


Beirut (AsiaNews) – Papa Francesco ha detto al presidente libanese Michel Aoun di avere l’intenzione di recarsi nel Paese dei cedri, che ricorda sempre nelle sue preghiere. Lo scrive su Twitter lo stesso presidente al termine della visita che ha compiuto oggi in Vaticano.

La visita a papa Francesco è stata la prima del presidente libanese in Europa. Nell’occasione, il Papa ha detto: “visiterò il Libano e pregherò sempre per lui”. “Il Libano della convivenza – ha scritto da parte sua il presidente – occupa un posto particolare nel cuore di papa Francesco che risponderà all’invito di recarsi nel Paese dei cedri”.

“Nel corso dei cordiali colloqui - riferisce da parte sua la Sala Stampa vaticana - ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali tra la Santa Sede e il Libano, sottolineando il ruolo storico ed istituzionale della Chiesa nella vita del Paese. Si è quindi espressa soddisfazione per l’impegno delle varie forze politiche nel porre fine alla vacanza presidenziale, auspicando per il futuro una sempre più proficua collaborazione tra i membri delle diversità comunità etniche e religiose in favore del bene comune e dello sviluppo della Nazione”. Si è quindi fatto “riferimento alla Siria, con particolare attenzione agli sforzi internazionali per una soluzione politica al conflitto. È stato altresì ribadito l’apprezzamento per l’accoglienza che il Libano presta ai numerosi profughi siriani. Infine, si è avuto un più ampio scambio di vedute sul contesto regionale, facendo cenno agli altri conflitti in corso e alla situazione dei cristiani in Medio Oriente”.

In Vaticano Aoun ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Col presidente c’erano il capo della diplomazia libanese, Gebran Bassil, l’incaricato di affari presso la Santa Sede, Albert Samaha, il consigliere del presidente per l’informazione, Jean Aziz, e il capo dell’ufficio informazioni della Presidenza, Rafic Chelala.

Giunto a Roma ieri, il presidente Aoun ha sottolineato l’importanza del suo incontro con il Papa, alla luce della “solidità dei rapporti che legano il Libano, in tutte le sue componenti alla Chiesa e al papato”. “I cristiani d’Oriente che – ha aggiunto – vivono oggi delle difficili circostanze, in una regione culla del cristianesimo e dell’islam, vedono in questa visita un bagliore di speranza che conferma che il Libano resterà sempre l’esempio più forte del futuro dell’Oriente e del mondo”.