Ancora terrore a Parigi: lo Stato islamico rivendica l’attentato agli Champs Elisées

L’autore era conosciuto dalle forze di sicurezza come pericoloso. L’attentato a pochi giorni dalle elezioni presidenziali. La lunga serie di violenze a Parigi, Nizza, Rouen, Marsiglia. Fra le cause delle violenze si parla della povertà e dell'abbandono nelle periferie, ma anche dell'insegnamento fondamentalista di molti imam nelle moschee francesi.


Parigi (AsiaNews) – Un sospetto terrorista, già conosciuto dalla sicurezza, ha ucciso un poliziotto e ferito altri due ieri sera verso le 9, lungo gli Champs Elisées. L’attentato, rivendicato subito dopo dallo Stato islamico, avviene a tre giorni dalle elezioni presidenziali nel Paese.

L’autore dell’attacco guidava un’Audi 80 lungo il viale quando è sceso davanti a una macchina della polizia è ha fatto fuoco con un mitra. Dopo aver ucciso uno dei poliziotti e feriti altri due colleghi, è stato ucciso da altri soldati della sicurezza.

Una dichiarazione dello SI pubblicata sulla loro agenzia Amaq afferma che “l’autore dell’attacco agli Champs Elisees nel centro di Parigi è Abu Yussef, il belga, ed è uno dei combattenti dello Stato islamico”. Secondo alcune fonti, l’uomo era conosciuto dalle forze anti-terroristiche e considerato pericoloso.

L’attacco sembra voler coincidere con la conclusione della campagna elettorale presidenziale, influenzando in qualche modo il risultato, sebbene secondo ricerche sociologiche, gli elettori francesi sono più preoccupati da temi come disoccupazione e potere d’acquisto, più che dal terrorismo.

L’attacco avviene due giorni dopo l’arresto a Marsiglia di due uomini che preparavano un attentato con armi ed esplosivi.

La Francia è nel mirino del terrorismo di stampo islamico da molto tempo. Dal 2015 vi sono stati diversi attentati che hanno ucciso oltre 230 persone. Fra i più crudeli vanno ricordati nel gennaio 2015 l’attacco alla redazione del Charlie Hebdo; in novembre dello stesso anno un attacco a diversi siti, compreso il teatro Bataclan; nel luglio 2016 un attentato sul lungomare di Nizza, nello stesso mese l’uccisione di p. Jacques Hamel in una chiesa di St Etienne du Rouvray, vicino a Rouen.

Gli analisti mettono in luce la provenienza sociale degli attentatori (periferie abbandonate, disoccupazione, ecc.), ma molti puntano il dito sull'educazione che giovani e adulti ricevono nelle moschee da parte di imam fondamentalisti. L’imam di Nimes, Hocine Drouiche, ha commentato l’attacco di ieri sui social: “Chiedo a tutti gli imam di condannare con la più grande fermezza questo attacco in tutte le moschee di Francia e di lanciare una campagna aperta e coraggiosa che combatte le idee terroriste di questa corrente islamica. La politica dello struzzo non vale più ed essa sarà considerata da molti francesi come una complicità. I responsabili musulmani, gli imam e i predicatori devono fare il loro dovere o devono dare le dimissioni subito”.