Le aziende agricole nord-coreane in cerca di investitori cinesi per sopravvivere

Le cooperative agricole del nord in difficoltà nel rifornimento di fertilizzanti, semi e macchinari agricoli. A primeggiare sono le realtà che hanno siglato accordi commerciali con imprese cinesi. Il 35% delle aziende collettive che operano nella provincia dello Hamgyong settentrionale hanno già siglato accordi. Altre in cerca di collaborazione.

 


Pechino (AsiaNews/Rfa) - Le cooperative di agricoltori che operano nelle province più settentrionali della Corea del Nord devono affrontare difficoltà sempre maggiori nel rifornimento di fertilizzanti, semi e macchinari agricoli. Le sole che, ad oggi, sembrano funzionare con una certa regolarità sono quelle che riescono a ottenere aiuti e sovvenzioni dalla Cina. A raccontarlo sono fonti locali di Radio Free Asia (Rfa), secondo cui circa il 35% delle aziende collettive che operano nella provincia dello Hamgyong Settentrionale hanno siglato accordi di cooperazione con compagnie cinesi oltreconfine. “La maggior parte delle aziende agricole nord-coreane - spiega la fonte di Rfa dietro anonimato - non hanno fondi sufficienti per acquistare fertilizzanti, pesticidi o equipaggiamenti”. “In un primo momento le aziende cinesi - aggiunge - forniscono loro il materiale, poi gli agricoltori li pagano dando loro parte del raccolto”.

Molte aziende agricole sono costrette a piantare le colture richieste dai loro investitori cinesi come priorità, poi devono anche “coltivare anche altri prodotti per far fronte alle richieste interne del governo nord-coreano” aggiunge la fonte. “E per far questo usano materiali ed equipaggiamenti acquistati con denaro cinese”. Le colture di fagioli rossi sono particolarmente richieste dagli investitori cinesi, dal momento che queste colture possono essere vendute con profitto in Cina. “I fagioli rossi - prosegue la fonte - possono essere venduti a prezzi elevati in autunno, e in questo modo gli investitori cinesi realizzano profitti anche tre volte maggiori i denaro investito”.

Molti in cerca di aiuto

La collaborazione fra l’azienda nord-coreana Gwanmobong e l’impresa cinese Tianxiazhiben ha dato grandi frutti. “Vi sono altri centri agricoli cinesi e compagnie - spiega la fonte - a Yenji, Shenyang e Pechino che investono nelle aziende agricole della Corea del Nord, in modi del tutto analoghi”.

Molti contadini di Musan e Hoeryong, nella provincia dello Hamgyong Settentrionale, sono oggi alla ricerca spasmodica di investitori cinesi, conferma una seconda fonte. “La chiave del successo - avverte - nell’anno agricolo è quella assicurarsi fondi dalla Cina”. La compagnia cinese Tianxiazhiben non fornisce solo semi, fertilizzanti e macchinari per l’agricoltura, ma “anche noodles istantanei per gli agricoltori”. “Le aziende - conclude la fonte - che hanno già ottenuto investimenti dalla Cina sono destinate a primeggiare”.