Karnataka, cristiani pentecostali aggrediti da estremisti indù per ‘conversioni forzate’
di Nirmala Carvalho

Gli episodi di violenza avvenuti a Ramamurthy Nagar e Lingarajapuram, periferie di Bangalore. In entrambi i casi, gli estremisti hanno malmenato i cristiani e bruciato gli opuscoli con brani del Vangelo. Sajan K George: “L’unico obiettivo è fomentare le tensioni settarie”.


Mumbai (AsiaNews) – Ancora cristiani pentecostali aggrediti da estremisti “dello zafferano” (nazionalisti indù) per presunte conversioni forzate in Karnataka. È quanto denuncia ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic). Egli riporta gli ultimi due episodi di violenza contro la minoranza cristiana avvenuti nei sobborghi di Bangalore (la capitale statale), dove da tempo i seguaci dell’Hindutva minacciano e molestano i gruppi minoritari. “Gli attacchi compiuti contro cristiani pentecostali innocenti da parte degli estremisti dello 'zafferano' – afferma – mostrano un aumento pericoloso dell’intolleranza contro la fede cristiana, persino in luoghi pubblici”.

La violenza più recente è avvenuta ieri a Ramamurthy Nagar contro un gruppo di pentecostali guidati dal pastore Gibi che stava distribuendo brani del Vangelo. Essi sono stati aggrediti da alcuni radicali con l’accusa di conversioni forzate.

In precedenza, il 13 maggio, un altro gruppo di cristiani protestanti è stato assaltato a Lingarajapuram, sempre alla periferia di Bangalore. Sajan K George riferisce che “i cristiani erano guidati dal pastore Manohar e stavano distribuendo opuscoli religiosi in maniera del tutto gratuita, lasciando libera scelta ai passanti se accettare o meno il materiale con gli estratti del Vangelo”. “Nessuno è stato obbligato – aggiunge – a prendere i testi. I pentecostali li offrivano liberamente, divulgando la Buona Novella”. Il presidente del Gcic lamenta che “in entrambi gli incidenti gli estremisti hanno dato alle fiamme le scatole che contenevano il materiale religioso dei cristiani, che è andato completamente bruciato e distrutto. I radicali indù hanno anche malmenato e minacciato la minoranza cristiana”.

“Cosa c’è di criminale nel distribuire opuscoli cristiani?”, domanda l’attivista. Egli sottolinea inoltre un altro aspetto: “In tutti e due i casi, i cristiani si trovavano in luoghi pubblici. Tutto questo non è né criminale né illegale. Non c’è stato tentativo di conversione né tramite la forza né tramite la seduzione”. Secondo il leader cristiano, l’unico obiettivo “dei gruppi estremisti è perpetuare la campagna di odio contro i cristiani. Le false accuse di conversioni estorte con la forza portano solo a tensioni settarie”.