Cristiani del Madhya Pradesh: giustizia per la suora arrestata con false accuse di conversioni forzate
di Nirmala Carvalho

Suor Bina Joseph è “traumatizzata”. La religiosa rinchiusa per 12 ore insieme a quattro ragazze tribali. L’arcidiocesi di Bhopal presenta un esposto al capo delle ferrovie statali. Le donne si trovano nel Centro pastorale. Vice provinciale delle carmelitane: “Continueremo a servire i poveri”.


Bhopal (AsiaNews) – I cristiani di Bhopal chiedono giustizia per suor Bina Joseph, arrestata due giorni fa in Madhya Pradesh con la falsa accusa di aver convertito in maniera forzata quattro ragazze tribali, con le quali invece stava solo viaggiando. P. Maria Stephen, responsabile dell’Ufficio pubbliche relazioni dell’arcidiocesi di Bhopal, ha guidato una delegazione di cristiani in visita da GP Singh, capo delle ferrovie dello Stato. Ad AsiaNews p. Maria Stephen riporta di aver “sottoposto un memorandum all’attenzione del funzionario statale, nel quale esprimiamo le nostre preoccupazioni per gli incidenti contro i cristiani avvenuti negli ultimi giorni e le molestie nei confronti della missionaria durante il viaggio”. Nel documento, continua, “abbiamo sottolineato che i cristiani, come qualsiasi altro cittadino di questo Paese, hanno il diritto di viaggiare per studio, lavoro e motivi religiosi”.

L’arresto di suor Bina, della congregazione delle Carmelitane di santa Teresa (Csst), ha sconvolto i cristiani locali. La religiosa e le quattro ragazze con cui si accompagnava sono state bloccate alla stazione di Satna mentre erano a bordo del treno Shipra Express proveniente dal Jharkhand. La polizia ferroviaria le ha obbligate a scendere dal convoglio e tenute rinchiuse nella stazione di Satna per almeno 12 ore, prima di trasportarle al commissariato dove sono state sottoposte ad interrogatorio.

Contro la suora, i fondamentalisti indù del Bajrang Dal [ala giovanile militante del Vishwa Hindu Parishad (Vhp), ndr] e Matrushakti (ramo femminile del Vhp) avevano presentato una denuncia di conversioni forzate ai danni delle ragazze. A tal proposito, p. Maria Stephen lamenta che “la polizia ha fermato il viaggio delle missionarie cristiane sulla base di una semplice denuncia, senza fare le opportune verifiche del caso. Tutto questo va contro la libertà dei cittadini indiani”.

Al termine dell’interrogatorio le donne sono state rilasciate perché contro di loro non sono state presentate prove evidenti. “Adesso la suora e tre ragazze – aggiunge il portavoce dell’arcidiocesi – si trovano nel Centro pastorale, mentre una quarta tribale è stata condotta al centro per minori ChildLine, dato che le autorità insistono che sia minorenne”.

Il sacerdote afferma che la situazione ha provocato “un profondo trauma alla suora e alle ragazze”. Suor Tripti, vice provinciale delle carmelitane, riferisce che le tribali “provengono da povere famiglie che abitano in aree rurali. Esse si stavano recando a Bhopal per un periodo di formazione”. Ad ogni modo, assicura, “questo incidente non ci scoraggerà, continueremo a servire i poveri”.

(Foto di p. Maria Stephen)