Proteste contro Shinzo Abe nelle maggiori città

Manifestazioni a Tokyo, Osaka, Nagoya, Fukuoka contro la legge anti-cospirazione e per chiedere le dimissioni del primo ministro. Un sondaggio commissionato dal quotidiano Asahi Shimbun rivela che soltanto un terzo dei giapponesi è favorevole al governo. Tra i motivi della contestazione il fatto che Abe vuole riscrivere la Costituzione in senso meno pacifista in vista delle Olimpiadi 2020 al fine di prevenire gli atti terroristici.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Dopo la sconfitta elettorale del suo candidato alle elezioni comunali di Tokyo, la pressione sul primo ministro giapponese Shinzo Abe continua a crescere. Domenica 9 luglio in migliaia sono scesi in piazza nelle principali grandi città giapponesi come Tokyo, Osaka, Nagoya, Fukuoka, per chiedere le sue dimissioni .

Le manifestazioni di protesta si sono concentrate contro la legge anti-cospirazione che è entrata in vigore l’11 luglio e consentirà alle autorità di arrestare e punire le persone anche nelle fasi preliminari di pianificazione di un eventuale delitto. Secondo gli organizzatori, un gruppo di cittadini chiamati "Mirai no tameno kokyo" (Il popolo per il futuro) Abe usa la forza dei numeri in politica senza percepire i sentimenti dell'opinione pubblica. Un sondaggio commissionato dal quotidiano Asahi Shimbun rivela che soltanto un terzo della popolazione giapponese (33 per cento) in questo momento è favorevole al governo del primo ministro Shinzo Abe. Un dato ancora inferiore rispetto al 35 per cento registrato al momento dell’approvazione della controversa legge.

Dopo la sconfitta alle elezioni metropolitane di Tokyo è cresciuto il malumore nei confronti di Abe all’interno del Partito liberaldemocratico che chiede cautela per la riforma costituzionale sulla quale il primo ministro invece sta accelerando. "Le elezioni hanno mostrato la volontà dei residenti di Tokyo. Ci chiedono di discutere la questione con attenzione, correttamente e in modo trasparente", ha detto Shigeru Ishiba, ex ministro per la rivitalizzazione regionale. Hajime Funada, presidente in carica del Partito liberaldemocratico ha spiegato: "Personalmente non credo che sia una buona idea discutere l'emendamento costituzionale con un limite di tempo predeterminato". Abe vuole rivedere la Costituzione in senso meno pacifista entro l'inaugurazione delle Olimpiadi 2020 al fine di poter prevenire gli atti terroristici.

Il primo ministro è finito nella bufera anche per un paio di scandali basati su rivelazioni di stampa, avvenuti nel giro di pochi mesi, relativi alla concessione di favore di terreni. Il primo alla Kake Educational Institution per la realizzazione di un istituto veterinario privato. Il secondo alla scuola Moritomo Gakuen. Infine i media giapponesi si sono indignati per l'assenza del capo del governo nel Sud del Paese devastato da forti piogge e frane che hanno fatto finora 18 morti, 30 dispersi e più di 200 evacuati. Una protesta che ha indotto Abe ad anticipare il suo rientro dal G20 di Amburgo e a rinunciare alla sua visita in Estonia.