Xi Jinping vuole più importazioni e investimenti stranieri

Il presidente cinese ha stabilito che le imprese a capitale straniero devono poter beneficiare dello stesso trattamento concesso a quelle nazionali. Al World Economic Forum di Davos, Xi si era posto come difensore del libero scambio e della globalizzazione contro le velleità protezionistiche di Donald Trump. Ma le imprese straniere che operano in Cina avevano messo in evidenza gli ostacoli insormontabili che devono superare nel suo Paese.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Ieri il presidente cinese Xi Jinping ha promosso l’aumento delle importazioni cinesi e degli investimenti stranieri in un discorso rivolto alla delegazione dei responsabili nazionali per gli affari economici e finanziari. “Xi chiede di espandere le importazioni e stabilizzare le esportazioni", si legge sul China Daily. Inoltre egli chiede misure “per liberalizzare gli scambi e semplificare le procedure di importazione, riducendo le tariffe sui prodotti di consumo”.

Pechino ha annunciato la settimana scorsa un surplus commerciale di 42,7 miliardi di dollari nel mese di giugno, dopo l'aumento del 17,2% delle importazioni e dell’11,3% delle esportazioni su base annua.

La questione del grande deficit commerciale degli Stati Uniti nei confronti della Cina è una delle preoccupazioni del presidente Donald Trump, che ha accusato Pechino lo scorso anno durante la sua campagna elettorale di "rubare" milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti.

Al World Economic Forum di Davos (Svizzera), che si è svolto all'inizio di quest'anno, il presidente cinese si era posto come difensore del libero scambio e della globalizzazione, in contrapposizione alle velleità protezionistiche di Trump. Ma le imprese straniere che operano in Cina avevano messo in evidenza gli ostacoli insormontabili che devono superare nel suo Paese.

Ieri, l’annunciata svolta: "Le imprese a capitale straniero devono poter beneficiare dello stesso trattamento concesso a quelle nazionali", ha stabilito Xi Jinping.