Manila, i ministri degli esteri di Sudcorea, Usa e Giappone valutano la posizione di Pyongyang

La proposta di mediazione del presidente sudcoreano Moon Jae-in è sostenuta dalla Cina e in parte dagli Usa. Prima stretta di mano fra i ministri degli esteri del Nord e del Sud nell'epoca Moon. La risoluzione Onu dà fiato alle diplomazie nel tentativo di scongiurare la guerra. Moon e Trump a colloquio telefonico.


Manila (AsiaNews/Agenzie) - I ministri degli affari esteri della Corea del Sud, degli Stati Uniti e del Giappone hanno partecipato ieri ad un vertice trilaterale a Manila per coordinare misure atte a contrastare le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord.

Il ministro degli Esteri sudcoreano Kang Kyung-wa ha incontrato il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il ministro degli esteri giapponese Taro Kono in un albergo al margine della conferenza dell'Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico).

Il pranzo di lavoro si è svolto dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità le nuove sanzioni nei confronti della Corea del Nord.

Se la risoluzione sarà rispettato Pyongyang verrà privata di un miliardo di dollari di fatturato annuo. Le nuove sanzioni sono rivolte in particolare a prevenire le esportazioni della Corea del Nord di carbone, ferro, minerale di ferro, piombo, minerale di piombo, pesce e crostacei. Nel loro complesso, le esportazioni della Corea del Nord valgono tre miliardi di dollari all’anno. La Cina sostiene le nuove sanzioni, ma Rex Tillerson ha affermato la volontà di monitorare attentamente Pechino, principale alleato e partner commerciale di Pyongyang, al fine di garantire che le sanzioni siano rispettate.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che la risoluzione dell’Onu servirà ad "aiutare la Corea del Nord a prendere una buona e intelligente decisione”. Wang ha aggiunto che la Cina è "in attesa" per una rapida realizzazione del dialogo inter-coreano.

Oggi il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il presidente statunitense Donald Trump in un colloquio telefonico hanno sottolineato la necessità di esercitare la massima pressione sulla Corea del Nord per indurre Kim Jong-un “a cambiare il proprio comportamento”. Il funzionario dell'ufficio presidenziale di Seoul Park Soo-hyun, ha aggiunto che "Il presidente Moon spera che la nuova risoluzione sarà l'occasione per indurre un cambiamento nel comportamento della Corea del Nord".

Moon ha insistito sul fatto che l'obiettivo di imporre nuove sanzioni più forti sulla Corea del Nord deve essere quello di portare il Nord al tavolo del dialogo. Moon ha ancora evidenziato che occorre risolvere la questione nucleare della Corea del Nord in modo pacifico attraverso mezzi diplomatici basati sulla stretta collaborazione tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti, poiché non si deve più permettere che la tragedia della guerra colpisca la penisola coreana.

Durante la loro conversazione di 56 minuti, Trump avrebbe espresso interesse per la recente offerta di Seoul di promuovere il dialogo inter-coreano, secondo Park.

Ieri il ministro degli esteri sudcoreano Kang Kyung-wha ha incontrato la sua controparte nordcoreana in un raro faccia a faccia. L'incontro tra Kang Kyung-wha e il Ri Yong Ho si è svolto a margine dello stesso forum di Manila. La signora Kang e Ri si sono stretti la mano nel corso di un fugace incontro non organizzato. Ma un funzionario del ministero degli Esteri sudcoreano avrebbe riferito alla Bbc che Ri aveva rifiutato la richiesta di dialogo del Sud giudicandola “non sincera”.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto oggi ai giornalisti: "Il mio sentimento è che il Nord non rifiuterà la proposta presentata dal Sud ". Ha aggiunto che la Cina sostene le iniziative di Moon Jae-in.