A tre settimane dalla morte di Liu Xiaobo, sua moglie è ancora “in vacanza” e nessuno può vederla

La donna – che è una poetessa – era ufficialmente “in vacanza” e “in viaggio” nella provincia dello Yunnan. Dovrebbe essere tornata, ma non si sa dov’è. La sua casa a Pechino, anche se al momento vuota, è sorvegliata da agenti in borghese.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – A tre settimane dalla morte di Liu Xiaobo, la polizia continua a tenere sotto stretto controllo sua moglie Liu Xia. La donna è ufficialmente libera. Il 15 luglio le autorità hanno anche mostrato un video che la ritrae vicino al mare nella città costiera di Dalian, con le ceneri del defunto premio Nobel (nella foto).

Ma da allora i suoi amici dicono che non se ne sa più niente e la sua casa a Pechino, anche se al momento vuota, è sorvegliata da agenti in borghese. La donna – che è una poetessa – era ufficialmente “in vacanza” e “in viaggio” nella provincia dello Yunnan. E anche se non è mai stata accusata di nulla viene tenuta lontano da tutti. E’ un tipo di controllo spesso attuato verso i dissidenti e che, in assenza di accuse, non permette neppure il ricorso alle autorità giudiziarie.

Suoi amici affermano di sapere che “il viaggio” è terminato e che Liu Xia è rientrata a Pechino, ma la polizia non le consente di tornare a casa sua per la presenza di giornalisti stranieri. Con ogni probabilità ora è con suo fratello Liu Hui, in un appartamento sotto controllo della polizia, ma non si sa dove.

Liu Xia è stata sotto controllo della polizia e arresti domiciliari sin dall’annuncio della vittoria del Nobel per la pace del marito, nell’ottobre del 2010.