L’avvocato Colin Gonsalves premiato con il ‘Right Livelihood’

Il legale indiano si occupa di cause di pubblico interesse davanti ai giudici della Corte suprema. Nel 2001 ha ottenuto pasti gratuiti per tutti gli scolari. Nel 2016 ha denunciato i processi irrisolti nelle violenze di Kandhamal. Il riconoscimento è conosciuto con il nome di “Nobel alternativo”.


Mumbai (AsiaNews) – L’avvocato indiano Colin Gonsalves, tra i più quotati difensori dei diritti umani della sua generazione, è stato insignito del prestigioso riconoscimento “Right Livelihood Award”, conosciuto come il “Nobel alternativo”. Egli è stato scelto tra i vincitori dell’edizione 2017 per “l’instancabile e innovativo uso delle controversie di interesse pubblico da più di 30 anni per assicurare i diritti umani fondamentali ai cittadini più emarginati e vulnerabili in India”. Ad AsiaNews l’avvocato afferma: “Siamo onorati di ricevere questo premio. Lo accogliamo sapendo che esso è per il contributo di migliaia di Ong e movimenti sociali nel Paese. Il nostro lavoro insieme ci ha portato a questa gratificazione. È per loro conto che lo accettiamo”.

Il premio è stato istituito nel 1980 dallo scrittore e parlamentare europeo Jakob von Uexkull per “onorare e sostenere individui coraggiosi e organizzazioni che offrono soluzioni visionarie ed esemplari alle cause profonde dei problemi globali”. Ad oggi, la fondazione del filantropo svedese ha insignito 170 importanti personalità in 69 Paesi. Ai quattro premiati di quest’anno – oltre all’avv. Gonsalves, l’avvocato ambientalista statunitense Robert Bilott, la giornalista azera Khadija Ismayilova e l’etiope Yetnebersh Nigussie, avvocato non vedente – vanno tre milioni di corone svedesi [oltre 312 mila euro], ripartiti in parti uguali.

Gonsalves è avvocato esperto presso la Corte suprema dell’India e fondatore della Human Rights Law Network (Hrln), una rete di avvocati indiani che si occupano di cause di pubblico interesse. Tra i clienti del legale, le fasce più svantaggiate della popolazione indiana: lavoratori schiavi, minoranze etniche e religiose, rifugiati, abitanti delle baraccopoli, donne e poveri.

Una delle sue cause più famose è stata il “Right to Food” del 2001, con cui la Corte suprema ha istituito il pranzo gratuito per tutti gli scolari e ha stabilito una sovvenzione di grano per oltre 400 milioni di indiani che vivono al di sotto della soglia di povertà.

Nel 1996 Gonsalves ha difeso una hostess cattolica che era stata licenziata dalla compagnia aerea per cui lavorava per essersi rifiutata di abortire il terzo figlio. La donna, impiegata da oltre 10 anni in Air India, si era opposta all’interruzione di gravidanza perché “contro la mia fede cattolica e la morale”. Lo scorso anno l’avvocato ha portato davanti ai giudici del Tribunale supremo il caso delle indagini irrisolte per le violenze di Kandhamal, i cui processi si sono chiusi con un nulla di fatto. “Siamo soddisfatti solo in parte – afferma – perché la Corte suprema ha dato qualche risarcimento, ma molto parziale”.

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)