A Vientiane il mercato di avorio a più rapida espansione

Vendite aumentate per la lenta applicazione delle leggi anti traffico ed i prezzi stracciati. Pechino impegnata ad eliminare le compravendite entro la fine dell’anno, la domanda si sposta oltre il confine. I visitatori cinesi acquistano l’80% dell’avorio in vendita in Laos. A rischio la sopravvivenza dell'elefante africano.


Vientiane (AsiaNews/Agenzie) – La crescente domanda dei visitatori cinesi ha reso il Laos il mercato a più rapida espansione per l’avorio nel mondo. Lo sostiene Save the Elephants, gruppo animalista per la conservazione della specie.

La Cina, dove al momento vi è il più grande traffico, si è impegnata ad eliminare le compravendite entro la fine dell’anno. Tuttavia, con i ciondoli, bracciali, statue in avorio ancora popolari tra i consumatori cinesi, la domanda si sta spostando oltre il confine.

In un rapporto pubblicato lo scorso 28 settembre, Save the Elephants dichiara che in Laos le vendite sono aumentate in maniera drammatica. L’organizzazione denuncia la lenta applicazione delle leggi contro il commercio del prezioso materiale e la competitività del suo prezzo nel Paese.

In Laos, i visitatori cinesi acquistano l’80% dell’avorio in vendita, mentre nei due principali mercati nazionali, la capitale Vientiane e Luang Prabang, il numero dei negozi specializzati è aumentato di oltre 10 volte tra il 2013 ed il 2016.

Il Paese del sud-est asiatico è uno dei firmatari della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche in pericolo (Cites). Ciò significa che il traffico di avorio è un crimine, ma dal 2004, quando il Laos è entrato a far parte della Convenzione, Vientiane ha effettuato un solo sequestro.

L’avorio africano è molto ricercato in Cina, dove è visto come un simbolo di prestigio e può fruttare fino a 1.000 euro al kilo. Un andamento delle vendite analogo a quello laotiano è riscontrabile nel vicino Vietnam e nel territorio autonomo di Hong Kong, dove gli acquirenti cinesi lo possono trovare a prezzi stracciati.

Hong Kong sta prendendo in considerazione l’imposizione di un divieto per il commercio, ma tale provvedimento entrerebbe in vigore solo dal 2021. Per la sopravvivenza dei grandi elefanti africani potrebbe essere troppo tardi.