Phnom Penh, accusandola di tradimento, il governo tenta di sciogliere l’opposizione

Il principale partito antagonista accusato di aver cospirato con forze straniere. Lo scorso mese arrestato il leader Kem Sokha. Fuggiti dal paese oltre 20 parlamentari. L’anno prossimo le nuove elezioni. Il primo ministro Hun Sen vuole prolungare i suoi 32 anni al potere.


Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – Gli avvocati del governo cambogiano hanno presentato una mozione per chiedere la dissoluzione del Cambodia National Rescue Party (Cnrp), principale partito di opposizione. Il tentativo di sciogliere il Cnrp segue l’arresto e l’incriminazione per tradimento del leader Kem Sokha, nella custodia delle autorità dallo scorso 3 settembre.

I legali dell’amministrazione hanno accusato ieri gli oppositori di aver cospirato con forze straniere per rovesciare il governo, citando un video del 2013 che ritrae Sokha parlare di un piano per salire al potere con l’aiuto degli americani. Il Cnrp respinge le accuse e denuncia un piano del primo ministro Hun Sen per vincere le elezioni del prossimo anno e prolungare i 32 anni del suo dominio.

Hun Sen, ex comandante dei Khmer rossi, è un fedele alleato della Cina e Pechino dichiara di sostenere gli sforzi del governo cambogiano per la sicurezza e la stabilità nazionale. Le potenze occidentali hanno condannato l’arresto di Sokha e Washington ha negato qualsiasi sua interferenza nella politica del Paese. Più di 20 parlamentari dell’opposizione sono fuggiti all’estero in seguito ad una campagna governativa contro dissidenti e gruppi per i diritti umani.

Il Cambodian People’s Party (Cpp), partito al governo, ha vinto per pochi voti le elezioni del 2013.  Questo è stato il peggior risultato di Hun Sen dal 1998, quando la Cambogia ha adottato di nuovo un regime democratico. Il Cpp ha perso ancora terreno nel giugno di quest’anno, in occasione delle elezioni locali che hanno consegnato al Cnrp le due maggiori città, Phnom Penh e Siem Reap.