Prima del Congresso del Partito cadono ancora teste per corruzione

Espulso He Ting, capo della polizia di Chongqing; sotto inchiesta il vice-sindaco Mu Huaping e Xia Chongyuan, ex direttore del dipartimento politico del ministero della Pubblica sicurezza. He è accusato di corruzione, ma anche di “attività superstiziose”, un’accusa sempre più diffusa nelle condanne verso i membri del Partito, che sono tenuti al più stretto ateismo. La campagna anti-corruzione di Xi Jinping ha eliminato 250 alti membri e punito almeno 1,4 milioni di quadri.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) - A pochi giorni dal 19mo Congresso del Partito comunista cinese, che comincerà il 18 ottobre, continuano a cadere teste di membri che vengono espulsi e accusati di corruzione.

Quest’oggi la Commissione centrale di ispezione disciplinare del Partito ha espulso He Ting, capo della polizia di Chongqing (v. foto), per aver sprecato fondi pubblici e aver abusato del suo potere interferendo nelle promozioni e cercando vantaggi per le ditte dei suoi parenti.

Fra le “immoralità” che gli vengono attribuite vi sono la partecipazione a banchetti organizzati da compagnie private e le “attività superstiziose”, come visite ad astrologi per la predizione del futuro e a templi religiosi. Questa accusa appare sempre più spesso nelle condanne verso i membri del Partito, che sono tenuti al più stretto ateismo.

He Ting, 55 anni, è stato allontanato dal suo ufficio lo scorso giugno, dopo cinque anni di lavoro. Tale mossa ha preceduto la caduta di Sun Zhengcai, segretario del Partito di Chongqing, anch’egli allontanato per corruzione.

Sun, membro del Politburo e con una carriera promettente, era considerato un candidato per la leadership della Sesta generazione (e un concorrente del presidente Xi Jinping).

La Commissione per la disciplina del Partito ha messo sotto inchiesta altre due personalità di Chongqing: Mu Huaping, il vice sindaco della metropoli, e Xia Chongyuan, ex direttore del dipartimento politico del ministero della Pubblica sicurezza. L’accusa è di “severe violazioni della disciplina politica e delle regole del Partito”, uno slogan che indica fatti di corruzione.

Da quando Xi Jinping ha preso il potere cinque anni fa, la Commissione disciplinare, guidata dal suo alleato Wang Qishan, ha lanciato una feroce campagna anti-corruzione, destituendo più di 250 alti membri del Partito e punendo circa 1,4 milioni di quadri.

Xi Jinping ha spesso messo in guardia il Partito affermando che la profonda corruzione potrebbe portare alla sua caduta. Molti analisti pensano però che la campagna anti-corruzione sia usata per eliminare i suoi nemici politici.