A Seoul e Tokyo il calo delle nascite è una minaccia per l’economia

Fallimentari le iniziative per invertire il trend finora fallimentari. Si sono incontrati oggi a Seoul i ministri dei due Paesi. L’invecchiamento della popolazione pesa sull’economia: meno forza lavoro e maggiori costi per i servizi previdenziali. A pesare è proprio l’aspetto economico.


Seoul (AsiaNews) – Tokyo e Seoul lavoreranno insieme per combattere il declino della natalità all’interno dei loro Paesi, nella speranza di dare nuova linfa alle due importanti economie asiatiche. Questo è quanto annunciato dai ministri coreani e giapponesi della salute e della previdenza, Park Neung-hoo e Masaji Matsuyama, che si sono incontrati a Seoul. Secondo p. Maurizio Giorgianni, missionario Oblato di Maria Immacolata in Sudcorea, sono le condizioni economiche a spingere le coppie a fare meno figli.

Se nel 2016 in Giappone sono nati solo 970mila bambini, i dati della vicina Corea del sud non sono più incoraggianti: lo scorso anno il numero delle nascite ha raggiunto minimi storici, con solo 406mila bambini e un tasso di fertilità (numero di bambini nati per donna) fermo a 1,17, il più basso degli ultimi sette anni.

Gli esperti sostengono che questo ridurrà la forza lavoro e incrementerà i costi dei servizi previdenziali, esercitando un effetto negativo sulla potenziale crescita dell’economia in senso generale.

Secondo p. Giorgianni il peso economico che comporta un figlio è uno dei fattori che può influire sulla decisione di avere un figlio, in particolare per quanto riguarda l’accesso alle istruzione. Un aspetto importante in una società competitiva come quella coreana, dove i costi delle scuole sono molto alti e le università sono private e care.

“Per come è strutturata la società c’è molta competitività, la questione diventa ‘mio figlio deve essere competitivo, lo devo mandare ad un’università buona’ che significa una spesa non da poco – racconta p. Giorgianni – Studiare a Seoul o in una città più lontana del centro ha un valore sociale. Chi studia in una scuola o università in città ha un grado di istruzione più qualificata, e avrà più possibilità di trovare lavoro, di inserirsi nella società. Ma le università sono care, un anno all’università di Seoul può costare anche decine di milioni di won [un milione di won sono circa 750 euro]. Le coppie di recente riflettono molto su questo: possono farlo per un figlio, ma due?”.

Inoltre, la realtà della vita di coppia appare cambiata: “Ora marito e moglie sono molto indipendenti, hanno la loro vita autonoma. Quando uno ha un figlio alcune cose devono cambiare. Oggi come oggi si sta diventando molto egoisti, e si pensa a se stessi”.

Di recente, Seoul ha annunciato una serie di iniziative per favorire la crescita demografica, come sussidi economici per i figli e l’allungamento del periodo di congedo di maternità. Tuttavia, nessuna di queste sembra essersi rivelata efficace.