Cina, attivista cristiano rilasciato dopo 2 anni di lavori forzati

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il governo cinese ha rilasciato domenica 25 settembre Zhang Yinan - 47 anni, attivista cristiano e storico della Chiesa - dopo 2 anni di detenzione in un campo di lavoro forzato nell'Henan, provincia centrale del Paese. Lo ha detto mercoledì 28 settembre China Aid Association, un gruppo per i diritti umani che ha sede in Texas.

Alcuni rappresentanti ufficiali del lager Bailou, nei pressi della città di Pingdingshan, non confermano il rilascio ma dicono che Zhang "una volta era detenuto lì". Secondo alcune fonti al momento del rilascio la polizia ha portato Zhang in una stazione di pubblica sicurezza dove l'uomo è stato istruito su "cosa dire o non dire al mondo esterno". L'Ufficio di pubblica sicurezza si è inoltre rifiutato di ridare a Zhang la sua carta d'identità in modo da restringere la sua libertà di movimento.

Zhang è stato arrestato nel settembre 2003 con l'accusa di "aver tentato di rovesciare il governo" e più tardi condannato senza processo a 2 anni di "rieducazione mediante lavoro".

Come leader della chiesa è sempre stato un promotore dell'unità delle chiese "domestiche" e per questo rispettato dai circoli cristiani, ma malvisto da Pechino. Le chiese "domestiche" sono quelle non registrate presso l'Ufficio Affari religiosi, che rifiutano di sottomettersi al controllo del governo.

Il caso di Zhang ha attirato l'attenzione pubblica fino ad arrivare al tavolo della Commissione Onu per i diritti umani, che ha definito la sua detenzione "arbitraria".