Proibito il festival di preghiera buddista all’accademia di Larung Gar

Il raduno di preghiera si teneva da 21 anni. Il motivo del divieto è il sovraffollamento e la ristrutturazione urbanistica non completata. In un anno distrutte oltre 4mila residenze monastiche e cacciato 4800 monaci e monache tibetani.


Pechino (AsiaNews/Rfa) - Le autorità cinesi del Sichuan hanno vietato le preparazioni e lo svolgimento del festival di preghiere buddiste all’accademia di Larung Gar. In precedenza il governo del Sichuan aveva dato il permesso, ma il 29 ottobre scorso è arrivata la proibizione.

Il festival avrebbe avuto luogo il 6 novembre. Esso si è tenuto per 21 anni, ma il divieto ha bloccato questa tradizione dall’anno scorso.

L’accademia raduna decine di migliaia di giovani tibetani e cinesi per approfondire la loro fede e lo studio dei testi sacri del buddismo tibetano. Essa è da tempo nel mirino delle autorità. Un anno fa è stato ordinata una ristrutturazione urbanistica, distruggendo molte abitazioni e cacciando via molti dei residenti.

Quest’anno le autorità hanno motivato il divieto a causa del probabile sovraffollamento e perché la ristrutturazione non è stata completata.

Secondo fonti di Rfa, dal 2016 le autorità cinesi hanno già distrutto 4725 residenze monastiche, per un totale di oltre 7mila dal 2001, quando il governo ha iniziato i suoi sforzi per ridurre la presenza di monaci e monache nel complesso. Dal 2016, sono stati cacciati almeno 4825 monaci e monache, obbligandoli a ritornare ai loro paesi d’origine, privandoli della possibilità di approfondire la loro religione.

Dallo scorso 20 agosto il centro buddista di Larung Gar è gestito da sei tibetani, tutti membri del Partito comunista cinese.