Manila, l’impegno dell’Asean per la tutela dei lavoratori migranti

Trattamento equo, diritti familiari e documenti al centro di un accordo siglato. Mons. Ruperto Cruz Santos: “Iniziativa amorevole ed utile”. L’intesa “fulcro” della presidenza filippina al blocco Asean. Malesia, Singapore e Thailandia i centri migratori con 6,5 milioni di immigrati, il 96% del totale. Nel 2015, circa 52,8 miliardi di euro inviati dai lavoratori verso i Paesi di appartenenza.


Manila (AsiaNews) – L’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean) si impegna a tutelare e promuovere i diritti dei lavoratori migranti nella regione. I leader dei 10 Stati membri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean), riuniti a Manila per il 31mo vertice Asean (foto), hanno sottoscritto oggi l’Asean Consensus on the Protection and Promotion of the Rights of Migrant Workers.

Tra le disposizioni dello storico documento vi sono: il sostegno ad un trattamento equo dei lavoratori migranti; il riconoscimento dei diritti di visita da parte dei membri della famiglia; il divieto del sequestro dei passaporti. L’accordo inoltre bandisce gli oneri di sovrapprezzo delle tasse di collocamento e di assunzione, la regolamentazione delle agenzie per l’impiego ed il rispetto del diritto dei lavoratori ad un equo salario e benefici, nonché ad aderire a sindacati ed organizzazioni.

“È un’iniziativa amorevole ed utile”. Mons. Ruperto Cruz Santos, vescovo di Balanga e presidente della Commissione episcopale per i migranti e gli itineranti (Cbcp-Ecmi), plaude l’impegno dell’Asean nel tutelare e promuovere i diritti dei lavoratori migranti nella regione. “L’accordo manifesta la preoccupazione e la compassione dei leader dell’Asean per la situazione dei nostri lavoratori migranti”, afferma mons. Santos. “Con la loro presa di posizione condivisa, i diritti ed i privilegi di tutti i lavoratori migranti saranno protetti, promossi e rispettati. Questa decisione sarà un beneficio per chiunque, a prescindere dalla nazionalità”.  

Il governo di Manila ha dichiarato che la firma dell’accordo è il “fulcro” della presidenza filippina al blocco Asean. Il portavoce del ministero degli Affari esteri Robespierre Bolivar ha affermato che una delle caratteristiche fondamentali dell'intesa è che il Paese ospitante possa offrire ai lavoratori migranti lo stesso livello di protezione dei propri cittadini.

La migrazione intra-regionale è aumentata in maniera notevole tra il 1995 e il 2015, trasformando Malesia, Singapore e Thailandia in centri migratori con 6,5 milioni di immigrati, il 96% del numero totale di lavoratori migranti nel blocco Asean. È quanto riporta uno studio della Banca mondiale pubblicato lo scorso ottobre dal titolo “Migrare verso le opportunità”. Nel 2015, circa 52,8 miliardi di euro in stipendi sono stati inviati dai lavoratori verso i Paesi di appartenenza. I compensi rappresentano il 10% del Pil nelle Filippine, il 7% in Vietnam, il 5% in Myanmar ed il 3% in Cambogia.