Kuala Lumpur, leader religiosi uniti contro la violenza su donne e bambini

Lanciata una campagna di 16 giorni di attivismo. Presidente del Consiglio consultivo interreligioso: “Superare indifferenza ed ignoranza, per salvaguardare il rispetto della vita umana”. Le suore del Buon Pastore per la consapevolezza, la riflessione e l’azione. Arcivescovo di Kuala Lumpur: “Per adempiere al suo ruolo profetico, la Chiesa ha bisogno di sollevarsi in unità per confortare gli afflitti”.


Kuala Lumpur (AsiaNews/HeraldMalaysia) – I leader dei principali gruppi interreligiosi della Malaysia richiamano tutti i cittadini, a prescindere dalla razza o dal credo, a lavorare con forza contro la tratta di esseri umani e la violenza su donne e bambini. “Dobbiamo superare la nostra indifferenza ed ignoranza, al fine di salvaguardare il rispetto per la vita umana. Dobbiamo impegnarci in un dialogo reciproco, per aumentare la consapevolezza e svolgere un ruolo più importante nell'eliminazione di questo diffuso abuso dei diritti umani”, dichiara Datuk RS Mohan Shan, Presidente del Consiglio consultivo malaysiano del buddismo, cristianesimo, induismo, sikhismo e taoismo (Mccbchst).

In collaborazione con Good Shepherd Services (Gss) [organizzazione no profit gestita dalle suore del Buon Pastore, ndr], il 25 novembre scorso il Mccbchst ha lanciato una campagna di 16 giorni di attivismo: “Orange the World dice No alla violenza contro donne e bambini”, con un opuscolo dal titolo “16 giorni di riflessione per la nazione”. Pensato dalla Gss, il libretto è una risorsa per la consapevolezza, la riflessione e l'azione durante il periodo di 16 giorni a partire dal 25 novembre (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne) al 10 dicembre (Giornata internazionale dei diritti umani).

I gruppi di componenti la Federazione cristiana della Malaysia, cioè la Conferenza episcopale malaysiana, il Consiglio delle Chiese e l’Associazione cristiana evangelica nazionale hanno collaborato con Gss su un altro opuscolo intitolato “16 giorni di preghiera per la nazione” e distribuito nelle rispettive chiese. Nella sua prefazione, mons. Julian Leow Beng Kim, arcivescovo di Kuala Lumpur e vice presidente del Mccbchst, dichiara che come comunità chiamata a liberare tutti coloro che sono oppressi, l'imperativo della Chiesa è quello di essere coinvolta nella liberazione di queste vittime da una cultura di violenza e sfruttamento alla pienezza della vita e della comunione. “Per adempiere al suo ruolo profetico, la Chiesa ha bisogno di sollevarsi in unità per confortare gli afflitti”, afferma l’arcivescovo esortando i fedeli a pregare, riflettere e agire per porre fine alla violenza contro donne e bambini in tutte le forme.