Sottolineata anche l’importanza della permanenza dei cristiani in Medio Oriente “e il positivo contributo che essi apportano alle società della Regione, di cui sono parte integrante”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La “questione di Gerusalemme” è stata al centro dei colloqui del re di Giordania Abdullah II in Vaticano, dove è stato ricevuto da papa Francesco e poi dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Nel corso dei cordiali colloqui – informa una nota vaticana- ci si è soffermati soprattutto sul tema della promozione della pace e della stabilità nel Medio Oriente, con particolare riferimento alla questione di Gerusalemme e al ruolo di Custode dei Luoghi Santi del Sovrano hashemita. In tale contesto, si è rinnovato l’impegno per favorire i negoziati tra le Parti interessate, come pure per promuovere il dialogo interreligioso”.
“Infine, si è rilevata l’importanza di favorire la permanenza dei cristiani in Medio Oriente e il positivo contributo che essi apportano alle società della Regione, di cui sono parte integrante”.
“Profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni” dopo la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele è stata espressa dal Papa il 6 dicembre. In tale occasione egli ha anche rivolto “un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite”.