Le calciatrici under-15 del Bangladesh: vittoriose in campo e contro l’islamismo radicale
di Sumon Corraya

Accolte ieri dalla premier Hasina. Hanno vinto tutte le partite senza subire un goal. In Bangladesh, Paese a maggioranza musulmana, i leader religiosi islamici scoraggiano con forza le ragazze dal prendere parte a qualsiasi gioco.


Dhaka (AsiaNews) – La squadra di calcio femminile under-15 è stata accolta vittoriosa dal primo ministro Sheikh Hasina. Ieri, a guidare le giocatrici vi era il capitano Maria Manda, giovane cattolica tribale garo della parrocchia Bhalukapara (diocesi di Mymensigh).

Le giovani bangladeshi hanno vinto per la prima volta il campionato Saff (Federazione calcio dell’Asia del Sud) under-15, sconfiggendo l’India 1-0 il 24 dicembre, allo stadio “Bir Shreshtha Shaheed Sepoy Mostafa Kamal” nel quartiere Kamalapur di Dhaka. La squadra di casa è rimasta imbattuta, senza subire nessun goal per tutto il torneo. Dopo aver sciacciato il Nepal per 6-0 nella prima partita, le ragazze sono arrivate in finale battendo il Bhutan per 3-0 e l’India 3-0.

Ieri pomeriggio, Hasina ha accolto le calciatrici nella propria residenza ufficiale Ganabhaban, a Dhaka, premiandole con dei regali. “Le giovani hanno portato grande onore al Paese”, ha detto. “Essere campionesse imbattute nel torneo Saff u-15, sconfiggere l’India due volte non è stata una facile sfida per le ragazze della nostra squadra di calcio. È senza dubbio un grande risultato”.

Hasina ha colto l’occasione per incoraggiare i giovani a intraprendere attività sportive in aggiunta a quelle accademiche, perché importanti per mantenere “il buonumore e avere buona salute. Non si perderanno per strade sbagliate e apriranno le loro menti”.

Kazi Salahuddin, presidente della Federazione calcio Bangladesh, ha chiesto al Primo ministro di sostenere lo sviluppo del calcio nel Paese, assicurandole “di portare in futuro altro lustro al Paese attraverso i calcio femminile e maschile”.

Maria Manda, centrocampista infaticabile, esprime la sua gioia per “essere stata vicina al Primo ministro, le siamo grate e ci sentiamo motivate a continuare nel nostro successo”.

Maria proviene da un villaggio remoto chiamato Kolosindur. Il suo desiderio di diventare una stella del calcio è nato per sconfiggere la povertà, a causa della quale la sua famiglia fatica a tirare avanti. Il suo desiderio è guidare in futuro anche la nazionale femminile, e chiede che si preghi per questo. P. Bipin Nokrek, sacerdote locale di Mymensingh, commenta che la comunità è “orgogliosa di Maria Manda per il suo contributo eccezionale al Paese. Preghiamo per la sua salute e il suo trionfo”.

In Bangladesh, Paese a maggioranza musulmana, i leader religiosi islamici scoraggiano con forza le ragazze dal prendere parte a qualsiasi gioco e milioni di donne musulmane indossano il burka (velo che copre l’intero corpo da testa e piedi). Ragazze come Maria Manda marciano contro l’ondata di radicalismo islamista.