L’opposizione siriana boicotta i dialoghi a Sochi. Falliti anche quelli dell’Onu

Staffan De Mistura: “Condivido l’immensa frustrazione di milioni di siriani dentro e fuori la nazione per la mancanza di un futuro regolamento politico”. Il boicottaggio di Stati Uniti e Arabia saudita.


Vienna (AsiaNews/Agenzie) – La Commissione per i negoziati siriani, che raccoglie molti gruppi di opposizione al presidente Bashar Assad, boicotterà i colloqui di pace che si dovrebbero tenere il 29 e il 30 gennaio a Sochi. Tali dialoghi sono sponsorizzati da Russia, Turchia e Iran.

La decisione è stata annunciata ieri sera, al termine di due giorni di colloqui di pace a Vienna sponsorizzati dall’Onu, in cui non si è avuta alcuna conclusione di rilievo.

Parlando stamane ai giornalisti, Staffan De Mistura, l’inviato speciale Onu, ha ammesso una scoraggiante mancanza di progresso nel trovare una soluzione alla guerra che in sette anni ha ucciso 340mila persone e creato milioni di profughi dentro e fuori la nazione. “Condivido – ha detto De Mistura – l’immensa frustrazione di milioni di siriani dentro e fuori la nazione per la mancanza di un futuro regolamento politico”.

Come per gli altri sette incontro Onu, anche per questo non si sono avuti dialoghi diretti fra governo e opposizione e non si è concretizzato alcun piano per una costituzione post-guerra del Paese.

Pur affermando che una soluzione di pace deve emergere dai dialoghi Onu, De Mistura ha uno sguardo positivo verso i colloqui a Sochi, che “potrebbe contribuire a ravvivare un processo intra-siriano credibile, sotto l’egida dell’Onu a Ginevra”.

L’iniziativa di pace di Sochi è boicottata da Stati Uniti e Arabia saudita, che frenano l’influenza russa in Medio oriente e si rifiutano di garantire un futuro a Bashar Assad in Siria.

Bashar al-Jaafari, capo negoziatore del governo siriano a Vienna ha commentato: gli Usa sono la nazione “che ha creato l’Isis” e l’Arabia saudita è tutto fuorché “un bastione di libertà in oriente”.