Rajshahi, inaugurata la nuova parrocchia di Khonjanpur: il Vangelo tra i tribali
di Sumon Corraya

La cerimonia si è svolta il 31 gennaio alla presenza di mons. Gervas Rozario. Oltre alla chiesa, aperta una scuola e il centro per i giovani. Parroco: “La scuola è per tutti”. Catechista: “Tanti tribali desiderano essere battezzati”.


Joypurhat (AsiaNews) – La diocesi di Rajshahi, nel nord-ovest del Bangladesh, ha una nuova parrocchia. Si tratta della chiesa di Khonjanpur, nella città di Joypurhat. Il nuovo parroco è p. Pawel, missionario polacco dei salesiani di don Bosco. Ad AsiaNews egli afferma che “lì dove c’era solo un grande spiazzo abbiamo costruito la nuova chiesa, l’edificio per la scuola e il centro giovanile. Migliaia di persone beneficeranno del nostro servizio”.

La cerimonia d’inaugurazione si è svolta il 31 gennaio, alla presenza di centinaia di cattolici e di mons. Gervas Rozario, vescovo locale. Egli esprime “la gioia di avere una nuova parrocchia. Lo scorso mese nella diocesi ne abbiamo aperta un’altra. La nostra circoscrizione vescovile sta diventando sempre più grande e speriamo che in futuro possa nascerne un’altra”.

Secondo il vescovo, “la nuova chiesa offre l’opportunità di predicare il messaggio di Dio. In futuro molti non cristiani potranno accogliere Gesù Cristo”. Il parroco riferisce che “l’area è abitata in maggioranza da tribali, dove si vuole diffondere gli insegnamenti cristiani. Ringraziamo il Signore per la nostra parrocchia”.

P. Pawel informa che la scuola parrocchiale ha aperto i battenti dal primo gennaio. “La scuola è per tutti – dichiara – perché noi lavoriamo per tutte le religioni. Con il nostro buon lavoro mettiamo in pratica i valori di Gesù Cristo”.

I cattolici locali hanno accolto con entusiasmo l’apertura della chiesa. Tra loro, Babu Ram, di origine tribale Santal che da quattro anni lavora nella zona come catechista. “Il 31 gennaio abbiamo ascoltato le parole del nostro vescovo e dei sacerdoti durante la messa. Ci siamo sentiti benedetti da Dio. Speriamo di ricevere una più profonda cura spirituale dai nostri sacerdoti”. Sul suo lavoro da catechista, aggiunge: “Trascorro il tempo nei villaggi con i cattolici e insegno loro religione. Andiamo anche in mezzo ai non cristiani e sappiamo che tanti di loro hanno espresso il desiderio di essere battezzati. Credo che in futuro avremo molti nuovi fedeli e aumenterà il numero dei cattolici nella parrocchia”.

Il Bangladesh è un Paese a maggioranza islamica. I cristiani rappresentano meno dello 0,3% della popolazione [circa 600mila di cui 380mila cattolici, su quasi 163 milioni di abitanti, ndr]. Le comunità in cui si hanno più opportunità di predicare il Vangelo sono quelle tribali. In tutti il territorio coesistono più di 50 gruppi etnici. I missionari operano tra di essi per vincere il loro cuore per Cristo.