India: legale il matrimonio fra bambini. Chiesa e Ong: "Un attentato contro le donne"
di Nirmala Carvalho

Leader cattolici ed attivisti per i diritti delle donne insorgono contro la sentenza dell'Alta Corte, "retrograda, oltraggiosa e molto pericolosa". Arcivescovo di Delhi: "La situazione delle donne continua a peggiorare".


New Delhi (AsiaNews) – L'Alta Corte di Delhi ha definito mercoledì 5 ottobre "valido" il matrimonio contratto da persone di 15 anni. Secondo i giuristi se l'atto è compiuto "per libera scelta" non può essere contestato in quanto il 15mo compleanno rappresenta "il momento in cui si è raggiunta la discrezionalità personale" e quindi è "valido, rafforzabile e riconoscibile dalla legge".

L'arcivescovo di Delhi, mons. Vincent Concessao, dice ad AsiaNews: "Sono preoccupato; la situazione delle donne nel nostro stato continua a deteriorarsi. E' inconcepibile che una ragazza di 15 anni debba assumere il ruolo di sposa e madre, quando è lei stessa ancora una bambina". "Nel contesto odierno – continua il presule - una persona deve essere in grado di provvedere a se stessa, per ogni evenienza, ed a 15 anni non lo si può fare. Alcuni non hanno ancora concluso il corso educativo di base".

Il prelato sottolinea che è assurdo, per un governo che porta avanti una politica di prevenzione delle nascite "abbassare l'età legale per il matrimonio. In questo modo  aumenta il tasso di fertilità e quindi le nascite. Questo creerà seri problemi sociali."

John Dayal, presidente dell'All India Catholic Union e membro del Consiglio nazionale per l'integrazione, aggiunge: "A 15 anni alcune ragazze hanno appena superato la soglia della pubertà, ma altre no. Il matrimonio a questa età significa un assalto ad organi riproduttivi spesso non pronti".

"Le giovani madri del Rajasthan [stato occidentale al confine con il Pakistan ndr] – spiega - hanno il più alto tasso di aborti e di mortalità pre e post nascita, per loro e per i figli, quando non nascono deformi. Non vi è bisogno di sottolineare che una società che consente alle proprie figlie di andare spose con il consenso della legge, ma spesso senza il loro, non si cura molto della loro salute o educazione".

La Commissione nazionale per le donne (Cnd) reagisce alla decisione "con rabbia" e Girija Vyas, la presidente, dice: "E' necessario un ripensamento della Corte sulla decisione ed il governo dovrebbe appellarsi". "I matrimoni fra bambini – sottolinea – sono un grave problema della nostra società. Per capire, dovreste vedere quali danni crea la piaga della vedovanza infantile. In questo scenario, la decisione giuridica crea in noi una seria preoccupazione".

Brinda Karat, attivista per i diritti delle donne, aggiunge: "E' una decisione ridicola, oltraggiosa e retrograda oltre ad essere obiettabile, in quanto va palesemente contro le leggi che bandiscono il matrimonio minorile".

Renuka Choudhury, ministro indiano del Turismo, dice: "Sono sopreso, stupito ed arrabbiato. Se una ragazza può sposarsi a 15 anni dovrebbe poter anche bere, votare e guidare".