Card. Gracias: Quaresima, tempo di digiuno e di opere di misericordia
di Oswald Gracias*

Circa 500 cattolici hanno partecipato alla messa delle Ceneri nella cattedrale dell’arcidiocesi di Mumbai. Indicazioni pratiche per il periodo quaresimale. Forme alternative all’astinenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà. Il sacramento della riconciliazione.


Mumbai (AsiaNews) – Oggi circa 500 cattolici si sono riuniti nella cattedrale dell’Holy Name di Mumbai per celebrare la liturgia del Mercoledì delle Ceneri. La funzione è stata officiata dal card. Oswald Gracias, arcivescovo locale e nuovo presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci). Per l’occasione il porporato ha diffuso il messaggio per la Quaresima e augurato che essa sia un tempo di arricchimento spirituale, digiuno e opere di misericordia.

Accanto al messaggio, l’arcivescovo dà delle indicazioni per il periodo quaresimale, in cui invita i fedeli ad una serie di gesti pratici per promuovere la cultura della misericordia cara a papa Francesco. Tra questi, raccogliersi in preghiera in famiglia, la recita del Rosario e la lettura dei testi sacri insieme; atti di penitenza come il digiuno, osservare una dieta vegetariana e astenersi dal consumo di alcolici e dal fumo; opere di carità come l’offerta di pasti ai poveri, servizio volontario in associazioni caritatevoli, visita ai malati e agli anziani, donazione del sangue.

“La nostra penitenza in questo periodo di Quaresima – conclude il messaggio – trasformi i nostri cuori, ci faccia sperimentare l’amore di Dio, ci renda misericordiosi a nostra volta, in modo che [possa compiersi] un nuovo miracolo e che la divina misericordia splenda nelle nostre vite, ispirandoci all’amore reciproco e per il prossimo e dedicandoci ad opere di misericordia spirituali e corporali”. Di seguito il messaggio del cardinale (traduzione a cura di AsiaNews).

Il 14 febbraio 2018 con il Mercoledì delle Ceneri iniziamo lo speciale periodo ricco di benedizioni della Quaresima, durante il quale siamo invitati a meditare sulla Passione, Morte e Resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo.

Nel suo messaggio per la Quaresima del 2018, papa Francesco ci ricorda che Gesù invitava la comunità dei discepoli a guardarsi da una situazione: “alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo”. I sentimenti di compassione e misericordia, frutto dell’amore, non devono mai raffreddarsi. Il periodo di Quaresima deve diventare tempo di rinnovamento spirituale, soprattutto con la frequente partecipazione alla messa e nutrendosi della Parola di Dio e dell’Eucaristia.

Il diritto canonico autorizza le Conferenze episcopali a stabilire, al posto dell’astinenza [dalle carni], altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà. La Ccbi [Conferenza dei vescovi cattolici di rito latino, ndr] ne ha discusso in maniera approfondita e di seguito indico alcune delle possibili alternative. Ad ogni modo, vi incoraggio a ritornare all’antica pratica dell’astinenza da tutte le carni nel Mercoledì delle Ceneri e nei Venerdì di Quaresima, accanto alle seguenti opzioni date [in cui sono previste esenzioni per le donne in gravidanza, le categorie a rischio e coloro che svolgono lavori necessari per la comunità come i medici – ndr]. Dobbiamo essere generosi con il Signore. In ricordo della Passione del nostro Signore nel Venerdì Santo – e in modo che i frutti della Quaresima possano durare per tutto l’anno – io vi esorto ad astenervi dalle carni in tutti i venerdì dell’anno a casa e nelle istituzioni. Questo è anche il tempo per le confessioni. Vi invito a non aspettare la Settimana Santa, ma già da adesso beneficiate della grazia offerta dal sacramento della Riconciliazione.

Il canone 1249 del codice di diritto canonico afferma: “Per legge divina, tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l'astinenza a norma dei canoni che seguono”.

I giorni di pratica comune della penitenza sono il Mercoledì delle Ceneri e tutti i venerdì dell’anno.

*arcivescovo di Mumbai, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc)